Rispunta dopo 4 anni l’anatocismo: un’ingiustizia per famiglie e imprese che il Governo Renzi vuole reintrodurre

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Corrarati (Cna): «è un errore. A nessuno, nemmeno al Fisco può essere consentito di chiedere gli interessi sugli interessi»

 

anatocismo 2 simbolo Forte preoccupazione della Cna per la decisione del Governo di reintrodurre, dopo quattro anni, il pagamento degli interessi di mora anche sulle sanzioni e sugli interessi relativi ai debiti con il fisco. L’erario potrebbe incassare, da tutti i contribuenti coinvolti, oltre 1,2 miliardi di euro. La norma è contenuta nello schema di Decreto legislativo sulla riscossione delle imposte, presentato il 26 giugno scorso dal Consiglio dei Ministri. Si tratta dell’atto del Governo numero 185, sottoposto a parere parlamentare, e intitolato “Schema di Decreto legislativo recante misure per la semplificazione e razionalizzazione delle norme in materia di riscossione”.

«È una ingiustizia che colpisce le famiglie, ma anche gli artigiani e le piccole imprese – afferma il presidente di CNA Trentino Alto Adige Claudio Corrarati -. Come abbiamo già fatto nel 2011, ci batteremo contro questa decisione. Devono cancellare la norma. È un errore. A nessuno, nemmeno al Fisco, può essere consentito di chiedere gli interessi sugli interessi. Significa calpestare qualunque forma di civiltà nelle relazioni tra lo Stato e i contribuenti, che vanno, al contrario, sicuramente migliorate. È chiaro che chi non è in regola con il Fisco deve pagare. Ma pagare non vuol dire essere messi al rogo degli interessi impazziti». 

Secondo Corrarati «quella intrapresa è una strada molto pericolosa, che può far raddoppiare il tasso di incremento del debito fiscale totale. Può renderlo, in tantissimi casi, insostenibile con un doppio danno: per l’erario, che non incasserebbe nulla, e per il contribuente che si vedrebbe sbarrare per sempre la strada del ritorno alla normalità. Senza contare che rischierebbero di tornare ulteriormente conflittuali i rapporti tra contribuenti ed Equitalia. Secondo le stime della Cna, considerato che le somme iscritte al ruolo e ancora da riscuotere ammontano a circa 80 miliardi di euro e ipotizzando, con la dovuta cautela, che le sanzioni e gli interessi rappresentino mediamente il 32% di questa cifra, le maggiori entrate che ogni anno l’erario potrebbe incassare da tutti i contribuenti coinvolti sono superiori a 1,2 miliardi di euro».

L’anatocismo era stato eliminato a seguito delle proteste del mondo produttivo, con Cna in testa, riportando il calcolo degli interessi di mora dovuti su cartelle esattoriali non pagate sono ed esclusivamente sul debito tributario. «Ora questa norma di civiltà giuridica e fiscale ottenuta nel 2011 rischia di essere abrogata da otto parole inserite dal Governo in una bozza di decreto. Questo non è certo esempio di essere vicino ad imprese e cittadini», conclude Corrarati.