Concessione A22, via libera dei soci pubblici all’intesa sulla formula “in house”

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Nella riunione di Trento, gli azionisti espressioni delle province, dei comuni e delle camere di commercio che detengono l’83,25% del capitale hanno condiviso il documento formulato dal governo

 

A22 infrastruttura vista aerea paesaggio camion area sosta campogallianoLa strada per il rinnovo trentennale della concessione ad Autobrennero è in discesa. A Trento si sono riuniti i soci pubblici per discutere e dare il via libera al documento elaborato dal ministro ai trasporti e infrastrutture Graziano Delrio, che prevede la proroga automatica fino al 2045 della concessione di A22 in cambio di una serie di opere pubbliche e al prolungamento incrociato strada-ferrovia nell’ottica di creare di fatto un asse intermodale lungo la tratta del Brennero con circa 35 milioni di euro all’anno per tutta la durata della concessione.

«Un passo in avanti decisivo verso il rinnovo della concessione A22» ha commentatocon soddisfazione il presidente della Provincia di Bolzano e vicepresidente della Regione Trentino Alto Adige, Arno Kompatscher, l’intesa raggiunta fra i soci pubblici di Autostrada del Brennero che hanno dato parere favorevole alla creazione di una società completamente “in house”.«Grazie a questo passaggio – prosegue Kompatscher – ci allineiamo alla proposta elaborata di comune accordo con il ministro Delrio che ha già il sostegno della UE. Con una società interamente a partecipazione pubblica il rinnovo della concessione è davvero vicino, e in questo modo non solo assicuriamo nel lungo periodo la partecipazione di provincia e comuni alla gestione di A22, ma garantiamo anche la realizzazione di opere fondamentali per il nostro territorio». Soddisfatto anche il sindaco di Modena Gianpaolo Muzzarelli, secondo il quale «si profila un patto di territorio che accresce la competitività delle imprese».

Il via libera al documento che sarà ratificato nei prossimi giorni è giunto al termine di una riunione alla quale, oltre a Kompatscher, hanno partecipato il presidente della Regione e della Provincia di Trento Ugo Rossi, i sindaci dei comuni di Trento, Bolzano Mantova e Veronea e delle rispettive Camere di commercio, oltre ai rappresentanti delle province di Verona, Mantova, Reggio Emilia e Modena, e i vertici di Autostrada del Brennero.

La formula su cui è stata trovata l’intesa fra i soci pubblici che rappresentano l’83,25% del capitale sociale prevede una concessione fino al 2045 e la messa a disposizione dei 550 milioni di euro del fondo ferrovia già accantonati per il finanziamento del tunnel del Brennero e delle relative tratte di accesso. «Abbiamo davanti a noi una grande opportunità – sottolineano Rossi e Kompatscher- che premia il lavoro svolto e rende davvero vicino il raggiungimento di un obiettivo tanto atteso quanto strategico per i risvolti di tipo economico e per la possibilità di incidere concretamente sulla gestione del corridoio del Brennero».

Con la sostanziale approvazione della formula della società “in house” si pone anche il tema dela liquidazione dei soci privati, che detengono il 16,75% del capitale. Stime che si basano sulle ultime cessioni di quote sociali da parte di azionisti locali minori, indicano la necessità di predisporre un fondo di circa 140-150 milioni di euro per il riacquisto delle azioni, cosa che non dovrebbe essere più di tanto difficoltosa, anche alla luce dei risultati di bilancio della stessa A22 e dell’annunciata volontà da parte di alcuni enti territoriali di arrotondare la loro quota di partecipazione. Bisognerà vedere come si comporteranno i soci privati, che ovviamente punteranno alla massimizzazione della valutazione delle loro quote, essendo in ballo una partita dal notevole valore strategico per gli azionisti di maggioranza. Non solo: rimane da vedere come l’obbligo più volte sottolineato dal ministro Delrio di avere il 100% delle azioni in mano ad enti pubblici per attivare il percorso della società “in house” e la conseguente assegnazione diretta senza gara della concessione trentennale (quando la direttiva europea parla di un minimo dell’80% di soci pubblici) si porrà nei confronti di Autostrada Brescia Padova che detiene poco più del 4% delle azioni di A22, visto che dagli ambienti veneti si è già fatta pervenire la propria disponibilità alla cessione solo dietro lo scambio del via libera al completamento della Valdastico Nord, cosa che comporta per la Serenissima la proroga automatica della concessione fino al 2026. Per non dire, infine, della questione legata alla classificazione dei debiti contratti da una società “in house”, visto che i tecnici del settore sono divisi tra quelli che ritengono che il debito di una società “in house” vada a cadere direttamente nel perimetro pubblico e quelli che ritengono che rimanga in quello privato.

Mentre gli azionisti limano gli accordi per arrivare alla proroga trentennale della concessione, l’Autobrennero ha diffuso i conti del primo semestre 2015 che fanno registrare risultati in crescita. Il risultato, al lordo delle imposte, ha raggiunto i 46,91 milioni di euro, a fronte di 42,50 milioni registrati nel 2014. Il valore della produzione, che nel semestre appena concluso è risultato pari a 164,21 milioni di euro (164,57 milioni nel 2014), ha registrato un decremento di 0,36 milioni di Euro, pari ad una riduzione percentuale dello 0,22%. Tale risultato risulta influenzato principalmente dall’incremento degli introiti da pedaggio che nel semestre – al lordo dell’integrazione del canone devolutivo – hanno raggiunto i 151,64 milioni di euro (erano stati 147,52 milioni nel 2014), e dalla riduzione dei ricavi derivanti dalle royalty per le aree di servizio (8,56 milioni) che risultano in flessione (-23,62%) rispetto a quelli dell’anno precedente (11,21 milioni). 

I costi della produzione ammontano a 130,12 milioni a fronte di 135,51 milioni del primo semestre 2014, con un calo di 5,38 milioni pari al -3,97%. Il risultato operativo evidenzia un valore pari a 34,09 milioni (29,07 milioni quello dello stesso periodo 2014). Nel corso del primo semestre 2015 l’A22 ha realizzato investimenti infrastrutturali per circa 11,86 milioni di euro ed effettuato lavori di ordinaria manutenzione per 28,98.riunione soci pubblici A22