Autobrennero, l’assemblea dei soci dà il via libera alla trasformazione “in house” della concessionaria

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Sede A22
Si va verso una compagine societaria interamente pubblica con la liquidazione del 17% ora in mano dei privati. Pressione sul ministro Delrio per accelerare il rilascio della concessione

 

Sede A22L’assemblea dei soci dell’A22, all’unanimità, ha deciso di condividere in via preliminare l’obiettivo di trasformare l’attuale società Autostrada del Brennero S.p.A in una società interamente pubblica, dando quindi mandato al consiglio di amministrazione di avviare le necessarie attività propedeutiche per addivenire ad un azionariato interamente pubblico, nonché ad uno statuto adeguato alla nuova configurazione societaria.

«E’ un’ulteriore passo in avanti in direzione del rinnovo della concessione della A22» hanno commentato soddisfatti i presidenti della province di Trento e di Bolzano, Ugo Rossi e Arno Kompatscher, che hanno preso parte alla riunione, anche come rappresentanti della Regione, socio di maggioranza della società con oltre il 35% del capitale. 

«Siamo davanti ad una prospettiva in un certo senso storica – hanno ricordato i due presidenti – per la quale abbiamo lavorato tutti, anche i nostri predecessori, per tanti anni. A metà novembre abbiamo incontrato il ministro Graziano Delrio, con il quale è stato confermato l’accordo, già verificato in sede europea, che prevede l’affidamento della gestione dell’A22 ad una società “in house” di proprietà interamente pubblica. Con la decisione assunta ora, viene dato al consiglio di amministrazione un’indirizzo preciso, in un quadro giuridico da costruire. Si tratta ora di preparare il percorso – hanno ribadito Rossi e Kompatscher – affinché quanto definito con il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti possa essere portato a termine.  Siamo sempre più vicini al raggiungimento di un obiettivo tanto atteso quanto strategico, non solo per i risvolti di tipo economico, ma anche – hanno concluso – per la possibilità di incidere concretamente sull’insieme delle politiche della mobilità relative al corridoio del Brennero».

La società ha già dato l’incarico ad un consulente esterno di predisporre il valore delle azioni di A22 in vista della liquidazione della quota detenuta dai soci privati, che dovrebbe attestarsi attorno ai 150 milioni di euro. La quota più grande in mano ai privati è detenduta da Infracis (7,8%), seguita da A4 Holding (4,2%) e altri privati. Bisognerà vedere se tutti saranno d’accordo a vendere: se per Infracis non dovrebbe esserci problami visto lo stato finanziario della società che deve fare cassa per ridurre l’indebitamento, viceversa il presidente della A4 Holding Attilio Schneck vincola la cessione del suo 4,2% di quota detenuta in Autobrennero al raggiungimento dell’effettivo accordo tra la provincia di Trento e la regione del Veneto per il completamento dell’A31 Valdastico Nord in territorio Trentino. «Senza quest’accodo che è strategico per A4, ben difficilmente daremo l’assenso per la vendita della nostra quota» conferma Schneck.