Provincia di Trento, presentato il bilancio dell’Agenzia provinciale appalti e contratti

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Nel 2015 assegnati ad aziende trentine l’89% degli appalti per oltre 160 milioni di euro (su un totale di oltre 266 milioni) per 491 amministrazioni locali

 

faldone documenti burocrazia shutterstock141387034 1Nel 2015 la provincia di Trento, attraverso l’Agenzia Provinciale per gli Appalti e Contratti (APAC), ha assegnato l’89% del numero degli appalti ad aziende trentine per un valore complessivo di 160.167.433,67 euro. Questo è quanto emerge dalla relazione presentata ogni anno dalla Giunta provinciale.

«Questo significa – ha spiegato l’assessore alle infrastrutture e all’ambiente, Mauro Gilmozzi – che le risorse investite rimangono in buona parte sul nostro territorio. Altro dato importante è che tutte le richieste, pervenute entro il 30 novembre di ogni anno, una volta verificata e integrata la documentazione e ottenuto esito positivo, vengono evase mediante la pubblicazione del bando».
APAC è punto di riferimento per 491 amministrazioni. Tra le novità di questi ultimi anni l’uso del mercato elettronico che ha visto un decisivo aumento nel 2015. In Trentino sono 1.001 i fornitori iscritti al ME-PAT, il Mercato elettronico provinciale. «L’obiettivo del mercato elettronico è la razionalizzazione dei processi di acquisto e il raggiungimento di maggiori obiettivi di risparmio – ha spiegato Gilmozzi -. Da un punto di vista dei contenziosi sono stati notificati atti di impugnazione su 10 procedure di gare. Di queste solo 2 sono stati persi, 4 vinti e 4 sono ancora in corso».
Nel 2015 sono state 228 le gare aggiudicate per un valore complessivo di 266.735.705,65 euro. Nel 2014 erano state 179 per un totale di 144.488.169,57 euro. Tra i punti da migliorare emerge la necessità di velocizzare i tempi, attivare azioni di formazione e creare un maggior dialogo con i soggetti committenti, su modalità e uscita dei bandi e sulle fase delle procedure in corso.
APAC opera in due vesti: come centrale di committenza per l’espletamento di procedure concorrenziali per l’affidamento di contratti pubblici di lavori, servizi e forniture e come centrale di acquisto e soggetto aggregatore per l’acquisizione di beni e servizi. E’ centrale unica di committenza anche per il settore sanitario, da ottobre 2015 è incardinato il servizio appalti dell’azienda sanitaria. L’agenzia fa parte dei 35 soggetti aggregatori riconosciuti a livello nazionale.
APAC è punto di riferimento per 491 amministrazioni: nello specifico 96 strutture provinciali, 135 enti strumentali e scuole, 178 comuni, 16 comunità di valle, 46 Aziende pubbliche servizi alla persona (Apsp) e 20 altri soggetti.
Nel 2014 sono state 179 le gare, 143 – ovvero l’80% – assegnate ad aziende trentine, per un valore complessivo di 71.595.514,27 euro, e 36 assegnate fuori provincia per un valore di 42.892.355,30 euro. Nel 2015 sono state 228 le gare, 204 – ovvero l’89% – ad aziende trentine, per un valore complessivo di 160.167.433,67 euro, e 24 assegnate fuori provincia per un valore di 106.568.271,98 euro.
Tra i punti da migliorare emerge la necessità di velocizzare i tempi, soprattutto nella fase di verifica della documentazione prodotta dai soggetti committenti e attraverso il monitoraggio costante dello stato di avanzamento dei lavori. Altro aspetto importante è la formazione. Su questo punto si intendono formare dei specialisti in temi di appalti in linea con la normativa anticorruzione.
«Altra parola chiave – sottolinea l’assessore Gilmozzi – deve essere quella della comunicazione da attuare attraverso il miglioramento del sito dell’agenzia e un maggior dialogo con i soggetti committenti, su modalità e uscita dei bandi e sulle fase delle procedure in corso. La riforma degli appalti, entrata in vigore il 16 marzo scorso, andrà a migliorare il sistema soprattutto per quanto riguarda la semplificazione delle procedure ed utilizzo dei mezzi di comunicazione elettronici e la semplificazione dei controlli sui requisiti di partecipazione».