Immigrazione: degli oltre 6.000 irregolari sbarcati nel Sud Italia in una sola giornata, in veneto ne arrivano 1.702

0
303
Immigrazione immigrati battello stracolmo
Zaia: «la gestione dell’accoglienza è al collasso. Il Governo Renzi ascolti le regioni e applichi i contenuti dell’accordo di Genova»

 

Immigrazione immigrati battello stracolmoLa situazione dell’immigrazione irregolare è sempre più drammatica. Il governatore del Veneto snocciola le cifre del dramma: «la gestione dell’immigrazione in Italia è al collasso: solo ieri altri seimila sbarchi; e in Veneto numeri che nessuno vuole si sappiano: rispetto agli 11.587 migranti imposti dal Governo al 4 agosto scorso, siamo passati a 13.289 al 12 settembre, 1.702 in più in un solo mese; da 26.102 arrivati ad agosto a 28.072 al 12 settembre, dei quali 16.135 spariti nel nulla, come fantasmi; e secondo Roma ne arriveranno presto altri 1.353».

Secondo Zaia «è necessario denunciare la situazione immigratoria che, se non è apocalittica, poco ci manca, anche perché, senza interventi urgenti e drastici, col passare del tempo potrà andare solo peggio. A questo quadro – aggiunge Zaia – aggiungiamo gli albergatori di Abano, la più grande zona termale d’Italia, che chiedono di essere ricevuti dal Ministro competente che li snobba; i sindaci che vengono lasciati con il cerino in mano; un sindacato di Polizia che denuncia “sprechi” di agenti assegnati a seguire accompagnamenti e riconoscimenti di migranti e quindi tolti dal lavoro di contrasto alla criminalità; l’Europa che alza muri e l’Italia che semplicemente aspetta impotente l’arrivo di altri barconi. Il punto di non ritorno è vicino, se già non è stato superato».

L’Italia è al centro di un «vero e proprio assedio migratorio – sostiene il governatore – gestito dalla malavita organizzata impegnata nel business del secolo, due terzi delle quali non hanno diritto all’asilo. E’ urgentissimo che il Governo dia ascolto alle richieste che, con i colleghi Maroni e Toti, abbiamo formalizzato nell’accordo di Genova, a cominciare da un incontro con le regioni, da espulsioni immediate per coloro che non ottengono lo status di rifugiato, con relativo ripristino del reato di immigrazione clandestina per chi non è in possesso dei requisiti necessari. E poi occorre organizzare un’accoglienza in Nordafrica, dove curare i malati, assistere i bisognosi creando corridoi umanitari, e respingere alla fonte tutti gli altri. A parole tutti d’accordo, ma nessuno fa niente e questo è gravissimo».