Aeroporto di Venezia: la Save inaugura la nuova darsena e il tappeto mobile

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Congiungono lo scalo alla laguna con investimento da 33 milioni. Delrio: «il Governo è pronto per un fattivo supporto al rilancio di Venezia»

 

inaugurazione nuovi servizi aeroporto marco polo brugnaro marchi delrio de beniSono stati inaugurati, alla presenza del ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio, il nuovo “Water Terminal” (darsena per imbarcazioni) e il “Moving Walkway” (tappeto mobile) dell’aeroporto “Marco Polo”, a Tessera (Venezia), infrastrutture necessarie per collegare lo scalo alla laguna. 

L’intervento, dal costo complessivo di 33 milioni di euro completamente autofinanziati da Save, rientra tra le opere previste nel Piano di investimenti dell’aeroporto per il periodo 2012-2021. All’inaugurazione erano presenti, tra gli altri, Enrico Marchi, presidente di Save, società che gestisce lo scalo, il sindaco, Luigi Brugnaro, l’assessore alle infrastrutture del Veneto, Elisa De Berti, e il presidente di Enac, Vito Riggio. 

Si tratta di due infrastrutture che accrescono il livello dei servizi offerti ai passeggeri dallo scalo aeroportuale attraverso soluzioni architettoniche funzionali, che coniugano tradizione edilizia veneziana con le più moderne tecnologie, in coerenza stilistica con gli altri edifici dell’aeroporto e in particolare con il terminal passeggeri. Il nuovo “Water Terminal” è un edificio di 5.000 mq posto lungo il lato nordest della darsena e si sviluppa come un pettine che raccoglie il flusso dei passeggeri provenienti via acqua. Complessivamente i pontili sono 12, per un totale di 24 approdi. Il “Moving Walkway”, a cui si accede dal “Water Terminal” attraverso due scale mobili e tre ascensori, è un percorso pedonale sopraelevato che collega la darsena dell’aeroporto con il parcheggio multipiano e il terminal passeggeri.

«In Save siamo abituati a far seguire alle parole i fatti» ha detto Enrico Marchi, presidente di Save, società di gestione dell’aeroporto “Marco Polo” di Venezia, nel corso dell’inaugurazione. Marchi ha anche annunciato che a maggio verrà inaugurato, come previsto, anche l’ampliamento dell’aeroporto e nell’occasione ha rivolto un invito, oltre che al ministro Delrio, anche al premier Matteo Renzi. «E’ una grande soddisfazione consegnare oggi alla città e al territorio servito dal nostro aeroporto – ha detto Marchi – un’opera importante, che coniuga estetica e funzionalità, in relazione diretta con l’ambiente e la tradizione veneziana, così che arrivando al “Marco Polo” via acqua i nostri passeggeri possano avere l’impressione di entrare fin da subito in aeroporto, come nelle case veneziane, attraverso una moderna “cavana”. Oltre a questo, abbiamo oggi idealmente consegnato al territorio anche le nuove caserme di Guardia di finanza e vigili del fuoco e la centrale di trigenerazione. Questa odierna  – ha ribadito Marchi – è solo la prima di una lunga serie di inaugurazioni di opere che, entro il 2021 per un investimento a partire dal 2012 di 800 milioni di euro, cambieranno il volto del nostro aeroporto».aeroporto marco polo tessera terminal a mare

Il ministro Delrio ha preso l’occasione dell’inaugurazione delle nuove opere a servizio del “Marco Polo” anche per commentare i dati della ricerca sulle infrastrutture in Europa e la bassa posizione di classifica dell’Italia: «c’è un deficit logistico che costa come minimo 12 miliardi di euro all’anno alle nostre imprese se non, nelle previsioni più pessimistiche 30 miliardi. Se fossimo al passo avremmo una manifattura più efficace della Germania». Quanto ai lavori fatti all’aeroporto, Delrio si è detto «orgoglioso di questo primo passo, abbiamo altri 500 milioni di investimenti da fare, la filosofia a cui teniamo molto è quella di condividere i progetti con una filosofia di collaborazione per una strategia Paese, perché Venezia da sola non si salva se non c’è un sistema. A fine anno inaugureremo la Salerno Reggio-Calabria – ha aggiunto Delrio -, ma nessuno da Venezia andrà al mare, al Sud, in auto; ecco che qui contano gli aeroporti. Per questo bisogna fare le cose per bene – ha proseguito facendo i complimenti a quanto fatto a Venezia -, togliendo il pubblico e i politici riciclati dalla gestione perché il meccanismo di tariffe e investimenti funzionano se c’è imprenditorialità manageriale».

Delrio ha anche accennato al futuro del porto di Venezia: «abbiamo già scelto la persona che verrà a guidare il porto; siamo, ai dettagli, alle verifiche di compatibilità. Stiamo scegliendo solo su base manageriale, ma abbiamo deciso di lasciare fuori la politica, non perché non ci siano politici capaci ma perché abbiamo pensato ai porti come aziende facendo in modo di snellirli e mettano al centro la logistica a fronte della crisi mondiale del traffico merci su nave». Per quanto riguarda il futuro della navigazione a Venezia, Delrio ha detto che «al Cipe è già stato mandato il progetto per l’analisi complessiva dello scalo “off-shore”». Sulla questione Grandi navi da crociera, il ministro ha aggiunto «la mia opinione è che le grandi navi devono stare fuori dalla città, dobbiamo ragionare sul grande periodo, quindi che le navi stiano fuori dalla laguna e dalla marittima con una visione che guardi al futuro e sui numeri del futuro garantendo attrattiva alle compagnie grazie anche ad una diversa programmazione». 

Delrio si è incontrato con il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro per parlare degli annosi problemi della città: «su Venezia c’è la massima attenzione di Matteo Renzi e del Governo, vogliamo trovare una soluzione ai problemi. A Venezia nulla è semplice – ha aggiunto Delrio – ma il lavoro fatto oggi con il sindaco è servito a mettere a fuoco qualche idea e soprattutto che stiamo “correndo” per dei risultati. Si sta lavorando bene, si arriverà presto a dare un segnale per Venezia presto ci sarà un tavolo definitivo sulla Legge speciale».

Soddisfatto il sindaco Brugnao per gli impegni del Governo: «è stata una giornata importante, molto positiva. Ringrazio il ministro per la disponibilità e per l’umiltà con cui siamo riusciti a confrontarci reciprocamente e a toccare con mano la situazione. Se son rose fioriranno. Vedremo prossimamente se riusciremo a trovare quella sintonia – che mi è sembrata anche personale – per risolvere i problemi e rilanciare il nostro territorio. La città di Venezia è una delle più grandi realtà d’Italia e d’Europa. Se riuscissimo a farla rinascere tutti insieme sarebbe molto importante».