Al “Tartini” di Trieste l’organo protagonista con Wladimir Matesic

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All’insegna del tema “Bach to Bach…. passando per Trieste”, protagonista la grande musica scritta per il re degli strumenti

tartini matesic organoA suggellare la Stagione autunno – inverno del Conservatorio “Tartini”, lunedì 16 gennaio 2017 (ore 20.30, ingresso libero previa prenotazione) a Trieste in Sala Tartini ecco il recital “Bach to Bach…. passando per Trieste”, con l’organista bolognese Wladimir Matesic.

Il grande Bach è stato sintesi e ispirazione per la creatività organistica, e ancora oggi la sua eredità feconda la fantasia e l’ingegno di tanti musicisti. Accade anche a Trieste, città di straordinaria vitalità musicale, dove l’“involontaria” scuola del Kantor di Lipsia è stata presa a modello per copie in stile (Matesic), elaborazioni moderne della Fantasia su corale (Sofianopulo) e fusione di danza e contrappunto (Brisotto). Su tutti loro, campeggiano due “colonne d’Ercole” assolute: la celeberrima BWV 565 e la Ciaccona in re minore, qui presentata in una curiosa versione organistica romantica francese, cosa che giustifica un breve omaggio anche a tale grande tradizione (Vierne e Cholley). 

Il programma musicale della serata partirà dunque dalla “Toccata e Fuga in re minore BWV 565” di Johann Sebastian Bach, passando a “Trio sopra il Corale “Mein ganzes Herz erhebet dich” (Cantus firmus in Alto – Esercizio nello stile di J. S. Bach) di Wladimir Matesic. Si prosegue poi con “Partita sopra “Veni Sancte Spiritus”” di Marco Sofianopulo, “Cantilène” (da Troisième Symphonie op. 28) di Louis Vierne, “Rumba sur les grands jeux” di Pierre Cholley, “Due visioni di Pentecoste” (dedicato a W. Matesic) di Roberto Brisotto, per concludere con Johann Sebastian Bach e la celeberrima “Ciaccona” dalla Partita II BWV 1004 per violino solo (adattata all’Organo da Henri Messerer).

Wladimir Matesic è nato a Bologna, dopo la maturità classica, si è diplomato in Organo e Composizione Organistica presso il Conservatorio “G. B. Martini” della sua città sotto la guida di Umberto Pineschi. Dal 1993 al 1995 si perfeziona presso la Musikhochschule di Freiburg im Breisgau (Germania) nella classe di Klemens Schnorr, conseguendo a pieni voti il Diploma di Concertista d’Organo. Dal 1999 al 2001 frequenta il Corso Superiore di Improvvisazione Organistica e quello di Organo Liturgico presso la Musikhochschule di Luzern (Svizzera), nella classe di P. Theo Flury, diplomandosi col massimo dei voti e la lode. Quale miglior diplomato dell’anno 2001 per la sua categoria, ha vinto un premio – borsa di studio. Infine approfondisce lo studio del repertorio organistico francese romantico e moderno nella classe di Ben van Oosten presso il Conservatorium di Rotterdam, diplomandosi nel 2004. Nel 2006 si è laureato in Discipline delle Arti Musica e Spettacolo (D.A.M.S.) presso l’Università di Bologna con una Tesi dal titolo “J. N. Lemmens, organista, compositore, didatta”.  Nel 1996 ha vinto il secondo premio al XVI Concorso Organistico Internazionale “Rijnstreek” di Nijmegen (Olanda), primo e finora unico premiato tra gli organisti italiani nella quarantennale storia del concorso. Nel 2001 ha vinto il Primo premio assoluto alla prima edizione del Concorso Organistico Nazionale “Benedetto XIII” di Gravina in Puglia e, nello stesso anno, si è aggiudicato il secondo premio al XXIV Concorso Organistico Internazionale “V. Bucchi” di Roma. Di prossima pubblicazione due CD per la casa discografica Tactus, dedicati alla creatività organistica romantica e contemporanea. È direttore artistico della Rassegna Internazionale di Musica Sacra “Voci e Organi dell’Appennino”.