Nel 2016 boom di vendite di veicoli commerciali: +49%

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Artefice dell’impetuosa crescita il “Superammortamento” e al ripresa economica Nordio: «attese positive anche per il 2017»

flotta camion«L’opportunità di godere del Superammortamento al 140%, in attesa della conferma ufficiale della proroga al 2017 (arrivata poi nella prima metà del mese di dicembre con la Legge di Bilancio), in uno scenario reso più incerto anche dai risultati del referendum, ha spinto i clienti ad anticipare gli acquisti di veicoli commerciali entro il 2016», ha affermato Massimo Nordio, presidente dell’UNRAE, l’Associazione delle Case automobilistiche estere.

Sulla base dei dati elaborati dal Centro studi e statistiche Unrae, il mese di dicembre ha visto un’exploit di immatricolazioni di veicoli da lavoro leggeri (autocarri con ptt fino a 3,5t), accelerando ulteriormente il trend e segnando un incremento dell’88,9%, il 35° consecutivo, con 27.772 unità vendute rispetto alle 14.702 del dicembre 2015. 

L’intero 2016 sfiora così le 200.000 immatricolazioni complessive (199.300 per l’esattezza), con una crescita del 49% in confronto alle 133.794 dello stesso periodo 2015. Il mercato torna, quindi, a toccare le 200.000 unità, livello abbandonato nel lontano 2008, anno dal quale iniziò un lungo periodo di crisi. 

«A sostenere l’ottimo andamento delle vendite nell’intero anno 2016 – afferma Nordio – il beneficio fiscale del “Superammortamento” e la “Nuova Sabatini” per l’acquisto di beni strumentali, che hanno accelerato il rinnovo di un parco circolante ancora molto anziano, e la commessa del Costruttore nazionale verso un’azienda a partecipazione pubblica». 

Nordio guarda al 2017 con fiducia: «per l’anno che si è appena aperto alla luce della conferma dei benefici fiscali quali “Superammortamento” e “Legge Sabatini”, riteniamo che il mercato dei veicoli commerciali possa proseguire nel trend di incremento, seppur in deciso ridimensionamento al +5%, vista anche l’anticipazione degli acquisti sul 2016, che avrà effetti soprattutto nel I trimestre di questo anno». 

Anche nel comparto dei veicoli commerciali, così come in quello delle auto aziendali sarebbe decisamente auspicabile che il governo adottasse una politica pluriannuale di largo respiro, in modo da dare alle aziende la possibilità di programmare con tranquillità i propri acquisti, senza dove effettuare anticipazioni o accelerazioni nella preoccupazione che i provvedimenti di sostegno vengano a cessare o non si sappia se siano o meno prorogati. Anche in questo frangente, sarebbe auspicabile uno Stato che sappia rispettare l’economia, quella chiamata a produrre e ad investire, per generare posti di lavoro, ricchezza e gettito fiscale (che poi alimenta lo stesso Stato).