Emilia Romagna, bilancio della missione Usa per internazionalizzazione e attrazione investimenti

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Conf Stampa Usa
Regione leader negli Usa con automotive e big data ma anche ricerca e sviluppo tecnologico, e l’IBM guarda all’Emilia-Romagna. Bonaccini: «Possiamo competere con qualsiasi territorio avanzato, lo dicono i numeri non le parole»

Conf Stampa UsaL’Emilia Romagna punta avanzata del sistema Italia negli Stati Uniti, dove a New York si è dimostrata regione leader anche in nuovi settori come ricerca e sviluppo tecnologico, innescando, fra gli altri, l’interesse del colosso informatico IBM.

Ruolo da apripista confermato martedì scorso, quando, unica Regione italiana, è stata al centro del sesto meeting “Italy meets the United States of America”, dove, davanti a imprese italiane e americane, investitori, diplomatici, analisti, esperti e ricercatori, il presidente della regione Stefano Bonaccini ha tenuto il discorso principale e le aziende emiliano-romagnole sono state presenti in tutti i panel più importanti: automotive (Lamborghini e Dallara), big data (i centri presenti sul territorio regionale sviluppano il 70% dell’intera capacità di calcolo del Paese), farmaceutico (Chiesi e Alfasigma), agroalimentare (con il record in Europa per numero di prodotti Dop e Igp). Confronti tutti all’insegna del consolidamento tecnologico delle aziende, grazie anche alla collaborazione con il sistema dell’alta formazione regionale: università, centri di ricerca, rete dei tecnopoli, centri e piattaforme di servizio.

Il resoconto della missione istituzionale a New York (svoltasi dall’12 al 15 febbraio scorso) è stato fatto dal presidente Bonaccini e dall’assessore formazione, lavoro e univeristà, Patrizio Bianchi, presenti negli Stati Uniti, e da Fabrizio Renzi, direttore tecnologia e innovazione di IBM Italia. Con loro anche l’assessore alle attività produttive, Palma Costi.

«Stiamo dimostrando coi fatti che l’Emilia Romagna può competere con qualsiasi territorio avanzato nel mondo. Ci danno ragione non le parole, ma i numeri – ha affermato Bonaccini -. Il nostro territorio è cercato per fare investimenti, grazie ai nostri punti di forza: manifattura, innovazione e sviluppo tecnologico, cultura, turismo. Una regione dinamica, come ha confermato anche questa nuova missione negli Stati Uniti. Una dinamicità che porta un gigante come Ibm a dialogare con noi sul fronte della ricerca e a noi come Regione di essere presenti nel cuore dell’innovazione americana, da una parte New York, dove in questi giorni siamo stati la Regione punta avanzata del sistema Italia, e dall’altra la Silicon Valley, dove abbiamo deciso di rafforzare la nostra presenza con un servizio di supporto per piccole e medie imprese, startup e incubatori che voglio internazionalizzare la loro attività, cercare finanziamenti e accrescere la propria capacità di gestione e sviluppo. Conoscenze da utilizzare poi in Emilia-Romagna. E tutto questo ha un solo scopo – ha concluso Bonaccini – creare sviluppo e occupazione, cosa in cui stiamo centrando numeri importanti, dalla disoccupazione scesa di due punti percentuali in due anni al Pil regionale con la maggiore crescita in Italia, fino al turismo, con oltre 50 milioni di presenze nel 2016 considerati anche i settori non tradizionali. Certo non ci accontentiamo, e per questo lavoreremo con ancora maggior forza e convinzione lungo la strada intrapresa».

«Siamo stati riconosciuti come il punto di riferimento per i big data in Europa, abbiamo avuto incontri con grandi centri di ricerca e con le grandi università, un riconoscimento che è fondamentale non solo per il nostro sistema scientifico ma anche per il nostro sistema industriale,  che sta crescendo – ha spiegato l’assessore Bianchi -. La coesione sociale è uno degli elementi fondamentali per lo sviluppo, un territorio stabile riesce a cogliere tutte le occasione della nuova industria, che è un’industria dell’intelligenza, e quindi anche dei dati. Ma occorre la capacità di elaborarli e di trasformarli in nuova sanità, nuova cultura, nuova scienza, nuova mobilità».

Ricerca e sviluppo tecnologico che hanno spinto IBM a invitare la Regione nel suo Centro ricerche americano, visitato lunedì da Bonaccini e dall’assessore Patrizio Bianchi. «L’Emilia-Romagna è una regione fortemente attrattiva, ed è l’unica regione italiana che prende il nome dalla strada che la percorre, un segnale di grande dinamicità e di scambio – ha detto Fabrizio Renzi di Ibm -. Oggi troviamo qui anche una grande concentrazioni di capacità di calcolo e di gestione dei Big data, e credo che ci siano possibilità di sinergie tra questo territorio e la ricerca di Ibm».

Esce dunque rafforzato il canale dell’Emilia-Romagna con gli Stati Uniti, il secondo partner commerciale dopo la Germania, dalla missione istituzionale negli Usa della Regione insieme alle aziende e al sistema dell’alta formazione regionale fra cui le Università di Bologna e quella di Modena, Bologna Business School, Democenter – Centro innovazione rete alta tecnologia, per sostenere internazionalizzazione e attrazione di investimenti. Un’occasione anche per presentare alla stampa e agli operatori turistici americani, il Festival Verdi 2017 (dal 28 settembre al 22 ottobre a Parma e Busseto), in una logica di sistema regionale che punta sull’attrattività dei territori e anche sulla cultura come importante leva di crescita e sviluppo.