Porto di Trieste: abbattuto muro logistica intermodale sul corridoio Adriatico Baltico

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Al via primo collegamento per Goteborg misto via treno (da Trieste a Kiel) e via mare (da Kiel a Stoccolma)

porto trieste nuovo corridoio intermodale adriatico balticoE’ stato inaugurato il primo collegamento logistico fra l’Adriatico e il Baltico, con la partenza del primo treno del nuovo servizio intermodale a lunga percorrenza che collega il porto di Trieste al porto di Kiel (Germania). La linea prosegue poi via mare sulla direttrice Kiel-Göteborg, con collegamenti anche per Malmö e Oslo, realizzando concretamente le linee guida del corridoio europeo Adriatico-Baltico su cui trasportare contenitori, semirimorchi e casse mobili, in arrivo e partenza via mare dalla Turchia e dalla Grecia, avente come origine e destinazione il mercato dell’area baltica.

La cerimonia di inaugurazione si è svolta al terminal Emt del Porto nuovo di Trieste, alla presenza della presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani e del presidente dell’Autorità Portuale dell’Adriatico orientale, Zeno D’Agostino. Dopo i saluti introduttivi di Francesco Parisi, presidente dell’omonima Casa di spedizioni, ha preso la parola l’amministratore delegato dell’operatore logistico turco Ekol, Ahmet Mosul, che ha acquisito di recente la partecipazione di maggioranza del Terminal Emt del Molo VI: «Istanbul e Trieste collegano l’Europa del Nord, Centro ed Est al Mediterraneo orientale. Le opportunità per Trieste includono anche l’Estremo oriente: il porto italiano dell’Alto Adriatico potrebbe diventare la loro piattaforma per raggiungere l’Europa».

«E’ un buon giorno per l’Italia intera, perché fino a poco fa nessuno avrebbe pensato di unire via treno un porto italiano con un porto baltico – ha affermato il presidente dell’Autorità portuale dell’Adriatico orientale, Zeno D’Agostino -. Si parla di collegare l’Estremo oriente all’Europa con Trieste, penso ci siano buone opportunità di farlo grazie alle compagnie turche. Ma l’obiettivo di questa linea è anche connettere Adriatico e Mediterraneo orientale al mercato russo». 

Alla cerimonia ha preso parte l’ambasciatore di Svezia, Robert Rydberg, secondo cui «l’economia svedese va bene, in buona parte grazie al libero commercio. Questo progetto consentirà di portare nuovi sviluppi collegando non solo Italia e Svezia, ma due aree geografiche. Trieste – ha proseguito il diplomatico – è una città che ha visto nella sua storia molta guerra, divisioni, occupazioni. E proprio qui l’Italia e l’Adriatico fanno buoni passi per confermare la loro posizione nel commercio internazionale». Per l’ambasciatore «l’economia svedese va bene, in buona parte grazie al libero commercio. Questo progetto consentirà di portare nuovi sviluppi collegando non solo Italia e Svezia, ma due aree geografiche». Il sindaco di Trieste Roberto Dipiazza ha ricordato che «in un momento di crisi, Trieste continua a correre con Porto nuovo, Porto vecchio, area Exit».

«Abbattuto il muro della logistica – ha esordito la presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani -. Ne parlai per la prima volta nel 2010 alla commissione europea, quand’ero europarlamentare e ora è realtà. Stiamo rispondendo positivamente a quella che il ministro Graziano Delrio definisce la “cura del ferro”, che qui a Trieste trova la sua fotografia più bella». Riprendendo le parole dell’ambasciatore svedese, che ha parlato del commercio libero come “antidoto ai muri”, Serracchiani le ha definite «parole importanti, soprattutto in un momento come quello attuale in cui le chiusure non aiutano. Oggi abbiamo abbattuto un muro ulteriore, quello della logistica. Che è poi una logistica bella, integrata e intermodale. Mettiamo i camion sui treni e poi li trasportiamo via mare – ha concluso – toccando realtà che si pensavano irraggiungibili».Francesco Parisi Console Svezia a Trieste Ahmet Musul Amministratore delegato Ekol Debora Serracchiani Presidente Regione Friuli Venezia Giulia Roberto Dipiazza Sindaco Trieste Robert Rydberg e Zeno DAgostino