Una seduta del Consiglio regionale in vetta alla Marmolada per ribadire i diritti del Veneto

Iniziativa del sindaco di Rocca Pietore che ha trovato la condivisione del presidente del Consiglio. 

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Il Veneto non accetta assolutamente la risoluzione dell’Agenzia del Territorio di Roma che ha ridefinito i confini sul crinale della Marmolada assegnando la vetta al Trentino sulla base della richiesta avanzata dal comune di Canazei.

Questa volta, a muoversi con una proposta eclatante è il sindaco di Rocca Pietore nel cui territorio rientra la parte veneta della montagna, che ha lanciato di effettuare una seduta del Consiglio regionale ai 3.000 metri di quota di Punta Serauta. Secondo il sindaco Andrea De Bernardin «il Veneto difenderà i propri diritti sulla Marmolada in tutte le forme democratiche contro questa decisione unilaterale. Abbiamo già avuto un assenso di massima da parte del presidente del Consiglio regionale, Roberto Ciambetti, ad effettuare una seduta straordinaria del Consiglio sulla Marmolada per rivendicare i diritti del Veneto».

Se tutto andrà per il verso giusto, la seduta potrebbe svolgersi tra la fine di agosto e i primi di settembre e sarebbe un gesto di fortissima valenza politica, che potrebbe anche rappresentare una sorta record con la seduta assembleare più alta d’Europa e, forse, del mondo. Il luogo prescelto sarebbe la stazione funiviaria di arrivo a Punta Serauta dove è allestito il Museo della Grande Guerra. Un passaggio dalla laguna veneziana alle vette dolomitiche dell’Assemblea legislativa della Serenissima che ha un qualcosa di storico. «Credo sia giusto che il Consiglio si riunisca in luoghi particolari quando ci sono di mezzo questioni importanti – afferma Ciambetti – e questa dei confini della Marmolada lo è. Il Consiglio prenderà i dovuti provvedimenti in attesa che gli avvocati della Regione smontino una decisione che va contro tutti gli accordi sottoscritti tra Trentino e Veneto negli ultimi anni».