Cresce a 100 milioni la disponibilità 2019 del Fondo Comuni di Confine

Oltre alle province di Trento e di Bolzano, concorre anche lo Stato con 52 milioni di euro in tre anni. Estese le provvidenze anche alle “aree limitrofe”, allargando la sfera d’attività dagli odierni comuni confinanti. 

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fondo comuni confinanti

Una pioggia benefica (e attesa) di denaro sta per abbattersi sulle comunità confinanti con le province autonome di Trento e di Bolzano: oltre ai 40 milioni di euro erogati ogni anno da ciascuna provincia al Fondo Comuni di Confine, nel 2019 (e anche nel 2020 e 2021) ci sarà anche il contributo dello Stato grazie ad un emendamento alla Legge di Bilancio contenuto nel maxiemendamento appena approvato al Senato e ora in discussione alla Camera che prevede lo stanziamento di 52 milioni di euro in tre anni. E, novità del 2019, a beneficiarne non saranno più solo i comuni di confine, ma anche le “aree limitrofe”, estendendo di fatto i benefici finanziariad una più vasta area del Bellunese, del Vicentino e del Veronese in Veneto e delle province di Sondrio e di Brescia in Lombardia.

Dal 2010 al 2018 nei territori interessati il Fondo Comuni di Confine ha speso 162 milioni in Veneto e 113 in Lombardia, finanziando oltre 400 iniziative, tra piste ciclabili, strade, impianti sciistici e sportivi, messa in sicurezza del territorio, digitalizzazione e altro ancora che sono valsi a dare maggiore vivibilità alle aree di montagna periferiche come Comelico e Agordino in Veneto o la Val Camonica e la Valtellina in Lombardia.

Con l’integrazione statale al Fondo Comuni di Confine, nel triennio 2019-2021 saranno disponibili circa 100 milioni di euro all’anno che serviranno a far crescere il tessuto economico e sociale di un’area più vasta di quelle finora considerata.

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