Arriva nuovo piano di gestione della pesca nell’Adriatico

Dai Paesi del Mediterraneo 15 azioni salva-mare e coralli. 

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I paesi del Mediterraneo s’impegnano ad una nuova gestione della pesca combattendo quella illegale e a tutelare gli ecosistemi marini minacciati, anche con misure specifiche per proteggere i coralli e preservarne le zone di riproduzione.

Sono quindici le azioni salvamare nostrum” (lo specchio marino più sovrasfruttato al mondo) e contro la pesca illegale adottate dalla Commissione generale per la pesca nel Mediterraneo (Cgpm) della Fao, nel corso della sua XLIII sessione, che ha visto riuniti i Paesi del Mediterraneo ad Atene.

Un ventaglio di misure adottate per aumentare la trasparenza nel campo della pesca, proteggere i coralli minacciati e preservare le zone di riproduzione. L’applicazione di queste misure, sottolinea Oceana, organizzazione internazionalededicata alla conservazione e alla difesa degli oceani, «sarà di vitale importanza per contrastare la crisi di pesca eccessivain questo mare, dato che si creeranno aree in cui i pesci potranno riprodursi al sicuro, e si ostacolerà la pesca illegale».

Oceana accoglie in particolare con soddisfazione la misura di Protezione degli habitat sensibili: è stato adottato un nuovo piano di gestione della pesca nell’Adriatico – precisa l’organizzazione ambientalista – per il nasello, la triglia, la sogliola e i gamberi, che include chiusure temporanee alla pesca a strascico (oltre 40.000 km2) per proteggere i banchi di pesci giovani. Il piano prevede inoltre l’identificazione di nuove Zone di restrizione della pesca, per proteggere ulteriori vivai o zone di deposizione delle uova.

A protezione dei coralli, sottolinea Oceana, «per la prima volta nel Mediterraneo è stato approvato un quadro normativo, per stabilire misure di protezione per le specie di corallo a rischio di estinzione o minacciate dall’impatto della pesca».

«I paesi del Mediterraneo – conclude Pascale Moehrle, direttore esecutivo di Oceana Europe – hanno fatto un importante passo in avanti per ripristinare l’abbondanza di stock ittico in questo mare e per proteggere alcune delle sue specie più vulnerabili. Per far sì che queste misure siano realmente efficaci, Oceana esorta i paesi adesso ad applicare queste decisioni e ad adottare solidi sistemi per il loro rispetto, incluso con sanzioni. La credibilità della Commissione generale per la Pesca nel Mediterraneo sarà a rischio finché il Mediterraneo resterà il mare più sovrasfruttato del mondo».

La Commissione generale per la Pesca nel Mediterraneo della Fao inoltre è la prima organizzazione di gestione della pesca al mondo ad adottare misure per creare zone a plastica zero.

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