Responsabilità aziendale: circa mille imprese padovane dovranno nominare un Organo di Controllo nel 2023

Entro il 2023 si stima che circa 1000 imprese padovane si doteranno dell’Organo di Controllo funzionale non solo ad evitare potenziali sanzioni, ma anche ad una migliore performance aziendale, a una maggiore fiducia degli stakeholder e ad accrescere il valore dell’impresa.

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In un’epoca in cui la trasparenza e la responsabilità delle imprese sono al centro dell’attenzione e l’assetto normativo richiede una ancora maggiore consapevolezza e aderenza ai requisiti legislativi in tema di crisi di impresa, si stima che circa mille imprese padovane saranno chiamate a nominare, per la prima volta nella loro storia, un Organo di Controllo.

L’obbligo di nomina scatta se, per due esercizi consecutivi (2021 e 2022, per la prima applicazione), risulta superato almeno uno dei seguenti limiti dimensionali: 4 milioni di euro di totale dell’attivo dello stato patrimoniale, 4 milioni di euro di ricavi, 20 dipendenti occupati occupati in media durante l’esercizio.

L’Organo di Controllo (collegio sindacale o sindaco monocratico o in alternativa un revisore legale) svolge un ruolo cruciale nel vigilare sulla corretta gestione delle imprese, garantendo il rispetto della legalità, la trasparenza informativa, promuovendo inoltre una condotta responsabile del business. Esso agisce come guardiano a presidio della governance aziendale, monitorando nel continuo la performance aziendale, prevenendo le pratiche scorrette (o anche solo rischiose) e assicurando il rispetto dei principi di buona amministrazione. Si tratta di precetti in realtà già consolidati da tempo nelle raccomandazioni emanate dalla professione contabile, ma ora consacrati nel Codice della Crisi di impresa (in vigore dal 2022), a norma del quale gli imprenditori e gli amministratori devono dotare l’impresa di “misure idonee” e di “adeguati assetti”, anche allo scopo della tempestiva rilevazione dello stato di crisi, scongiurando il caso che questa possa degenerare nell’insolvenza, con le gravi conseguenze che è facile immaginare, anche in tema di responsabilità.

Qualora gli assetti organizzativi, amministrativi e contabili non risultassero facilmente attuabili, come può spesso accadere nel caso delle piccole e medie imprese, la presenza di un organo di controllo dotato di competenze professionali accreditate, informato e coinvolto può certamente costituire un valido presidio rappresentativo di quell’ “adeguato assetto” che la legge prescrive. In particolare, quando i componenti sono anche Dottori Commercialisti, essi detengono le competenze necessarie per interpretare e segnalare con tempestività i prodromi della crisi, sollecitando gli amministratori affinché pongano in essere idonee azioni preventive o correttive, verificandone la concreta fattibilità e l’efficacia al fine di ripristinare ordinarie condizioni di operatività del business.

«Siamo di fronte ad  una  evoluzione della responsabilità d’impresa – osserva Chiara Marchetto Presidente Ordine Dottori Commercialisti Esperti Contabili di Padova –  che sottolinea l’importanza di un approccio proattivo alla gestione del rischio attraverso la creazione di un sistema di controllo interno efficace e la messa in atto di procedure che consentano di identificare e prevenire i rischi in modo tempestivo. Da qui l’importanza di progettare assetti organizzativi adeguati, di gestire l’indebitamento e la tesoreria aziendale in modo efficiente, di implementare modelli di organizzazione, gestione e controllo efficaci, competenze, queste, presenti nella professionalità dei Dottori Commercialisti. Senza dimenticare l’importanza, per le organizzazioni di maggiore dimensione, dell’Organismo di Vigilanza, che garantisce il rispetto delle normative e la trasparenza nella gestione dell’impresa.»

Il rispetto delle normative non solo evita potenziali sanzioni, ma può anche portare a una migliore performance aziendale, a una maggiore fiducia degli stakeholder e ad accrescere il valore dell’impresa: la responsabilità d’impresa non si limita alla semplice ottemperanza alle norme, ma riguarda l’etica, l’integrità e la creazione di valore a lungo termine per tutte le parti interessate.

«Nel contesto attuale, in cui gli stakeholder si aspettano sempre di più dalle imprese in termini di sostenibilità e responsabilità sociale – aggiunge Marco Ciabattoni, Consigliere ODCEC Padova e referente della Commissione di studio Controlli in Ambito Societario –  avere un organo di controllo efficace è fondamentale e avere, in questo senso, un organo di controllo composto anche da Dottori Commercialisti può andare oltre il mero controllo della legalità, offrendo un valore aggiunto all’impresa attraverso il costante monitoraggio dell’andamento economico-finanziario aziendale, garantendo trasparenza e correttezza nella gestione dell’impresa e contribuendo a mitigare i rischi.»