Forte calo industria a luglio nell’Eurozona

L’inflazione cala, ma la Bce giovedì prossimi rialzerà nuovamente i tassi di un altro 0,25%.

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Forte calo industria
Il presidente della Banca centrale europea, la francese Christine Lagarde.

Giovedì 27 luglio il presidente della Banca centrale europea Christine Lagarde potrebbe nuovamente mettere mano al rialzo dei tassi di sconto di un ulteriore 0,25, portando il tasso di riferimento al 4,25%, anche se l’inflazione inizia finalmente a calare, con un forte calo industria a luglio.

Un calo confermato anche dall’indice Pmi flash dell’Eurozona, basatosi su oltre 4.000 risposte fornite tra l’11 e il 20 luglio dai principali direttori acquisti del vecchio continente, secondo cui «si riducono a luglio le pressioni inflazionistiche, con una maggiore deflazione nel manifatturiero associata a una più lenta inflazione nel settore dei servizi».

Osservando entrambi i settori, a luglio il tasso di inflazione dei prezzi di acquisto è calato ancora una volta e per il decimo mese consecutivo, sino a raggiungere il livello minimo da novembre 2020 e attestandosi ad un livello ancora più basso rispetto alla media a lungo termine dell’indagine. I prezzi di vendita di beni e servizi hanno invece indicato il più lento rialzo in 29 mesi.

Entrando nel dettaglio nel settore manifatturiero, il calo della domanda di beni associata alla migliore fornituraha stimolato una maggiore scontistica nella catena di distribuzione. Nel corso dei 25 anni di storia dell’indagine, solo nei sei mesi conclusisi a maggio 2009 si sono registrati nel settore manifatturiero tassi di contrazione maggiori dei prezzi medi di acquisto rispetto a quelli osservati a luglio. La riduzione dei costi è stata trasferita sui prezzi di vendita manifatturieri, che sono quindi diminuiti per il terzo mese consecutivo e al tasso maggiore da settembre 2009.

Viceversa nei servizi, dove i costi di acquisto hanno continuato ad aumentare ad un ritmo nettamente superiorealla media di lungo termine grazie in particolare alle pressioni al rialzo sui salari, il tasso di incremento è rallentato per il quinto mese consecutivo scendendo a minimi da maggio 2021. Anche i prezzi medi di venditanel settore dei servizi sono aumentati ad un tasso ridotto, indicando il più basso tasso di inflazione da ottobre 2021.

L’indice Pmi conferma anche un’altra tendenza: la produzione economica dell’Eurozona di luglio è diminuita al tasso più veloce in otto mesi, segnalando un debole inizio del terzo trimestre. Il peggioramento degli indicatori che anticipano le tendenze future quali l’indice delle previsioni dell’attività futura e quello dei nuovi ordini ricevuti mostra per i prossimi mesi un possibile inasprimento della contrazione spingendo quindi le aziende a rinunciare ai loro piani di assunzione del personale.

L’indice Hcob Pmi Flash del manifatturiero nell’Eurozona a luglio è sceso a 42,7 (a giugno era 43,4), dove 50 è lo spartiacque tra espansione e contrazione. Quello di questo mese è il valore minimo in 38 mesi. «L’Hcob Pmiha tradito le aspettative di Bloomberg che prevedevano un lieve rallentamento del calo manifatturiero e un quadro più resiliente per il terziario. Gli ultimi dati non piaceranno ai responsabili della Bce – commenta Cyrusde la Rubia, Chief Economist presso Hamburg Commercial Bank – visto che i prezzi del settore privato guidati esclusivamente dal rilevante settore terziario, continuano a mostrare insidie. Christine Lagarde continueràsicuramente a rimanere della propria idea di rialzare i tassi di interesse di 25 punti base nella prossima riunione sulla politica monetaria di fine luglio».

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