Emilia Romagna, l’export tira il freno

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Cciaa emilia romagna export regione
Cciaa emilia romagna export regioneLo sviluppo delle esportazioni registra un rallentamento nel I trimestre 2015

Nel primo trimestre 2015, le esportazioni emiliano-romagnole, 13.386 milioni di euro, hanno fatto segnare un incremento del 3,7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. E’ quanto attestano i dati Istat delle esportazioni delle regioni italiane, analizzati da Unioncamere Emilia-Romagna.

Rallenta anche la ripresa delle vendite all’estero nazionali (+3,2%). La crescita è stata trainata dal notevole successo sul mercato statunitense e dall’ottimo andamento sui mercati asiatici, dal successo dei mezzi di trasporto e della metallurgia e dei prodotti in metallo. L’Emilia-Romagna è la terza regione per quota dell’export nazionale (13,5%), preceduta dalla Lombardia (26,9%) e dal Veneto (13,9%) e seguita dal Piemonte (11,2%). Spiccano gli incrementi ottenuti in Veneto (+5,9%) e in Piemonte (+5,5%), mentre le vendite estere della Lombardia mostrano qualche incertezza (+0,6%).

Quanto ai vari settori, nel trimestre sono in forte crescita ancora i mezzi di trasporto (+12,1%) e ora i prodotti della metallurgia e i prodotti in metallo (+10,2%). L’andamento è buono per le apparecchiature e per gli alimentari. In negativo, la flessione è lieve per l’export di prodotti moda, ma più ampia per l’industria del legno e del mobile in legno (-2,3%).

Da gennaio a marzo la crescita è stata trainata dai mercati dell’America (+12,3%) e dell’Asia (+8,9%). Sui primi è stato ancora determinante il notevole successo negli Stati Uniti (+20,2%), mentre crollano le vendite in Brasile (-19,3%). Tra i secondi, crescono le esportazioni verso l’India (+15,6%), non quelle verso la Cina (+1,1%). Se è stasi nell’Unione europea (+1,3%), non è omogenea. La crescita è stata forte nel Regno Unito (+11,4%) e in Spagna (+9,9%), ma arretrano la vendite in Germania (-2,2%) e Francia (-3,8%), mercati fondamentali. Al di fuori dell’Unione si segnala il crollo dell’export verso la Russia (-29,3%) legato alle sanzioni imposte dall’Unione Europea che sta danneggiando oltre ogni misura le esportazioni italiane.