Atteggiamento persecutorio nei confronti della sanità veneziana da parte della politica regionale? Coletto: “catastrofisti all’opera. La sanità a Venezia ha presente e futuro”

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Polemiche tra Cgil, medici e assessore regionale alla sanità del Veneto

Polemica infuocata attorno al futuro della sanità veneziana a seguito di una votazione del Consiglio regionale del Veneto ha a maggioranza respinto un ordine del giorno presentato dalle minoranze di sinistra che tendeva ad una ripartizione più equa delle risorse a disposizione. Secondo una nota della Segreteria CGIL Camera del Lavoro Metropolitana di Venezia “continua l’atteggiamento ‘persecutorio’ del Consiglio regionale del Veneto nei confronti della sanità veneziana. Nonostante tutte le prese di posizione che si sono succedute in questo periodo, nonostante le iniziative di mobilitazione e di denuncia che da tante parti sono state messe in atto, nonostante sia stato ampiamente dimostrato che l’attuale situazione e i nuovi criteri di finanziamento delle Ulss, adottati dalla Regione si sta pesantemente aggravando la situazione del Centro Storico di Venezia e si sta mettendo gravemente in discussione un diritto costituzionalmente garantito (cioè il diritto alla salute) per i cittadini”. Sempre secondo il sindacato “certo non ci nascondiamo anche le responsabilità in capo alle decisioni assunte in questi anni a livello locale, ma questo non può continuare ad essere l’alibi dietro cui si nascondano scelte che, a nostro avviso, nulla hanno a che fare con la necessità di garantire un sistema universale, di qualità, efficiente e efficace anche per i cittadini della provincia di Venezia. Dopo quanto avvenuto in questi anni, non solo sul tema dei servizi socio-sanitari – accusa la Cgil – ci pare di poter affermare che le scelte effettuate hanno più a che fare con la salvaguardia del consenso elettorale che con le reali necessità”.

Alle protese del sindacato, s’aggiungono quelle dei medici operanti nel nosocomio cittadino.

I medici dell’Ospedale Civile di Venezia hanno deliberato di indire un’assemblea pubblica nelle prossime settimane, nella quale invitare il Presidente Zaia e tutti i rappresentanti politici ai vari livelli di governo “affinché, fuori dai tristissimi teatrini di cui si fanno partecipi, gli amministratori vengano a spiegare ai loro elettori i motivi per cui vogliono negare un diritto alla salute sancito anche dalla Costituzione italiana”. Secondo i medici ospedalieri di Venezia “è evidente che, da cittadini prima ancora che da operatori della sanità, si guarda con sempre più crescente preoccupazione alla decisione e al mancato sostegno da parte degli esponenti politici espressione del voto degli elettori veneziani”. Nel documento stilato dagli ospedalieri si annuncia come “i medici, consapevoli delle esigenze sanitarie di un bacino di utenza turistica in espansione progressiva si faranno promotori di tutte quelle azioni necessarie affinché l’efficace slogan ‘prima i veneti’ non si completi con a spese dei veneziani”.

Luca ColettoImmediata la replica dell’assessore regionale alla sanità, Luca Coletto, secondo cui “i medici dell’ospedale civile di Venezia ed i veneziani in generale non si facciano trarre in inganno da chi in questo momento ha tutto l’interesse a seminare allarmi privi di fondamento. La sanità veneziana ha un presente ed avrà un futuro; non è stata penalizzata ieri e non lo sarà domani. Al domani stiamo lavorando con tutta l’attenzione che la ‘capitale’ del Veneto merita, in un rapporto di costruttiva collaborazione con il sindaco Orsoni, che proprio su questi temi ho incontrato assieme al segretario regionale Domenico Mantoan”.

Quanto all’Ordine del giorno bocciato in Consiglio regionale, Coletto precisa che “poteva essere benissimo condivisibile, a patto che venisse rinviata nella giusta sede, e cioè il nuovo riparto del fondo sanitario regionale, la questione dei finanziamenti. Qui verranno valutate tutte le situazioni, verranno applicati dei parametri compreso quello della specificità lagunare, verranno definite le diverse poste. Il tutto sarà vagliato dalla commissione del Consiglio e tornerà in Giunta per il via libera definitivo. Anche quest’anno, come peraltro già fatto negli anni scorsi, la sanità veneziana verrà sostenuta come si deve”.

“Le risposte alle oggettive necessità di Venezia – aggiunge Coletto – si potranno trovare anche nel nuovo piano sociosanitario e per quanto riguarda il ‘Civile’ vorrei ricordare che vi stiamo investendo 40 milioni di euro per il dipartimento medico ed il materno infantile. Questo è un fatto concreto, una risposta reale e visibile nei cantieri aperti alle chiacchiere degli immancabili catastrofisti”.