Unione Italiana Vini e Valoritalia: insieme per la valorizzazione del vino italiano

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Accordo UIV valoreitalia Lucio Mastroberardino per UIV Luigino Disegna per CSQA e Riccardo Ricci Curbastro per Federdoc
Accordo UIV valoreitalia Lucio Mastroberardino per UIV Luigino Disegna per CSQA e Riccardo Ricci Curbastro per FederdocCon Csqa e Federdoc, UIV diventa partner del più importante ente di certificazione dei vini a Do in Italia.

Nuovi movimenti nel mondo del vino: nel corso di Vinitaly 2012 è stato annunciato l’ingresso di Unione Italiana Vini in Valoritalia, il più importante organismo di certificazione dei vini italiani a DO, costituito nel 2008 da Federdoc e CSQA.

Il nuovo assetto societario, illustrato dai tre presidenti – Lucio Mastroberardino per UIV, Luigino Disegna per CSQA e Riccardo Ricci Curbastro per Federdoc – consente di mettere a servizio delle imprese le eccellenze dei tre partner, in particolare: UIV nell’area del controllo analitico e sensoriale attraverso la propria rete di laboratori; CSQA Certificazioni nell’area delle certificazioni volontarie e cogenti del settore agroalimentare; Federdoc apporta l’esperienza maturata dai Consorzi nell’attività di controllo e tracciabilità delle denominazioni.

“Finalmente il sistema vino italiano può emanciparsi dalla pura logica del controllo e trasformarlo in uno strumento attivo e concorrente alla valorizzazione del vino italiano. – ha detto Lucio Mastroberardino – Questo accordo nasce per consentire alle imprese di avere alle spalle un soggetto autorevole e riconosciuto a livello internazionale”. Per Luigino Disegna “Valoritalia crede fermamente nella propria missione, che è quella di sostenere le imprese nel loro sforzo di qualificazione: i controlli sono solo una parte, pur importante, di questo processo, ma da soli non bastano: l’accordo sottoscritto con UIV ci consentirà di rispondere in maniera sempre più puntuale e qualificata alle esigenze del settore”. Secondo Riccardo Ricci Curbastro “la firma di oggi rappresenta un ulteriore passo verso la completa condivisione del progetto, fortemente voluto dai consorzi di tutela e iniziato da oltre 10 anni, che vede il vigneto, il lavoro in cantina fino alle bottiglie immesse sul mercato, segnati e tracciati a garanzia del consumatore e dell’alta qualità del vino italiano DO”.