Telecomunicazioni digitali, la burocrazia sta rendendo molto lento lo sviluppo delle nuove reti

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Internet ed elettronica cavi reti
Internet ed elettronica cavi retiPotti (Confindustria Veneto): “chiediamo una decisa accelerazione e la creazione di un tavolo regionale sull’agenda digitale”

In Veneto (e anche nel resto d’Italia) l’evoluzione verso le nuove tecnologie di telecomunicazione digitale sta procedendo molto lentamente, causando notevoli problemi all’economia. Per Gianni Potti, presidente dei Servizi Innovativi di Confindustria Veneto, “le imprese del Veneto hanno capito che il loro futuro sta nel mondo del digitale e delle nuove tecnologie, il problema è che i tempi della politica non riescono a rispondere ai tempi del mercato”. Secondo Potti “il ritardo del Veneto purtroppo non è stato ancora colmato, anzi lamentiamo l’assenza di una strategia complessiva, manca ancora una vera ‘Agenda Digitale’, quando regioni come la Lombardia l’hanno già approvata lo scorso anno. Abbiamo la sensazione che la politica non abbia colto la priorità e le potenzialità del digitale per superare anche la crisi economica. Nell’ultima campagna politica ne abbiamo sentito parlare poco. I temi del dibattito attuale giustamente sono il fisco, il lavoro, ma non li risolviamo se non investiamo nel nostro futuro”.

Secondo gli industriali veneti la regione del Veneto ha iniziato un percorso di infrastrutture di banda larga, “ma la burocrazia sta rendendo molto lenta l’attuazione e soprattutto non arriva ancora la connessione a tante imprese e distretti industriali. Oggi – dice Potti – dei primi 130 interventi programmati due anni fa tra Regione e Infratel, ne sono stati realizzati 16, 30 sono ancora in corso e 17 quelli di prossima apertura. Non è accettabile con i tempi e le necessità delle imprese”. Con casi clamorosi, come quelli che interessano molte imprese ancora prive di un collegamento ad internet causa la mancanza dell’ADSL: “a Belluno sta crescendo il malcontento, sta montando la protesta perché non è ancora stato avviato nemmeno un intervento. Nella nostra regione ancora oggi un terzo delle imprese non è connesso a internet, addirittura il 43% delle microimprese” dice Potti che guarda anche alle conseguenze di questa situazione: “oggi in Veneto solo il 10 % delle imprese vende sul web, mentre l’e-commerce in Germania e Regno Unito è utilizzato dal 45% delle imprese. Chiediamo una decisa accelerazione e di condividere con la regione Veneto urgentemente una strategia complessiva a beneficio dello sviluppo. Per questo chiediamo alla Regione da subito la costituzione di un tavolo regionale sull’agenda digitale che comprenda ovviamente il tema della banda larga”.

Lo scorso anno Confindustria SI Veneto ha organizzato un evento itinerante in tutte le provincie chiamato Veneto Digitale con l’obiettivo di colmare il gap del territorio veneto sia sulla infrastruttura della banda larga, sia sull’utilizzo delle nuove tecnologie digitali presso la pubblica amministrazione e presso le imprese, una sorta di campagna sul territorio per una nuova cultura d’impresa, dove il valore aggiunto si misurerà sempre più negli investimenti in TLC, ICT, digitale, comunicazione etc. Tanto interesse, ma finora ancora pochi fatti concreti.