Accesso al credito e Confidi esigenza primaria delle imprese artigiane

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giuseppe sbalchiero 1Sbalchiero: “nostro impegno deve essere rendere ‘fecondo” ogni centesimo”

“L’accesso al credito è e resta l’esigenza primaria delle imprese artigiane per arginare la crisi e pensare allo sviluppo. E’ per questo che il nostro impegno come associazione di categoria, attraverso i nostri Confidi, deve essere quello di rendere ‘fecondo’ ogni centesimo messo a disposizione, lasciando da parte sterili polemiche”: così Giuseppe Sbalchiero, presidente della Confartigianato Imprese Veneto, risponde in parte, alle accuse mosse alla regione del Veneto da parte di Artigianato trevigiano – Casartigiani, Cia Treviso, Cna Treviso, Coldiretti Treviso, Confagricoltura Treviso, Confartigianato Marca trevigiana, Confcooperative treviso, Confesercenti Treviso, Copagri Treviso e Unascom-Confcommercio Treviso.

Per Sbalchiero “i finanziamenti pubblici per il credito agevolato, pur limitati ed insufficienti rispetto alla richiesta, ci sono. La nostra regione, pur nelle ristrettezze di accesso al credito che riguardano tutta la piccola imprenditoria italiana, è ancora oggi un’isola felice. Dall’ultimo rapporto Confartigianato realizzato in collaborazione con Artigiancassa emerge che a fine 2011, in Veneto si trova il 12,9% dello stock totale di finanziamenti concessi all’artigianato (seconda regione dietro la Lombardia) per un importo totale di 7.188 milioni di euro. Mi chiedo invece perché proprio nell’area da dove arrivano le maggiori grida di protesta, in realtà non sono stati impegnati dai locali Confidi le risorse del Por. Denaro (circa 10 milioni di euro) che la Regione si è vista costretta a richiedere a rimborso”.

Secondo il presidente di Confartigianato Veneto “è nelle situazioni difficili, drammatiche come quella che stiamo vivendo che la serietà e la responsabilità divengono valori ancora più essenziali. Ed è tempo che ognuno si assuma le proprie responsabilità ed ammetta le proprie colpe anziché scaricarle su altri”. Per Sbalchiero “proprio da quella provincia alcuni mesi fa, un importante esponente del maggior Confidi locale, denunciò che i soldi della Regione servivano più per ripianare le perdite delle strutture che per aiutare le aziende. La serietà in questi frangenti è un dovere. E questo – continua Sbalchiero – significa anche abbandonare le polemiche, sterili, e concentrasi sulle opportunità vere, che abbiamo di fronte. La regione ha già messo a bando i 10 milioni del Por recuperati rimettendoli subito in circolo (solo per le strutture 107)”.

“Basta con i campanilismi – conclude Sbalchiero – che non servono a nessuno, salvo a parlare alla pancia. Si cominci invece, a lavorare per creare unità d’intenti al fine di arrivare ad un unico sistema di credito efficace ed efficiente. Qual che conta non sono i posti nei consigli d’amministrazione dei Confidi ma le risposte che sapremo dare alle imprese. E le Associazioni, tutte, hanno una grande responsabilità in questo”.