La giovane eurodeputata progressista scelta dall’assemblea regionale del partito
Le primarie in casa progressista vanno e vengono: in Friuli Venezia Giulia per scegliere il proprio candidato alla presidenza della regione da contrapporre a quella del presidente uscente Renzo Tondo, il PD è andato sul sicuro, proponendo una nomina secca, quella della giovane eurodeputata e segretaria regionale del PD Debora Serracchiani. La candidatura è stata comunicata in una nota del presidente dell’assemblea regionale del PD, Tarcisio Barbo, dove si dice che “la procedura stabilita dal Regolamento si è conclusa con il deposito delle firme richieste di membri dell’Assemblea regionale, presso la sede regionale del Pd a Trieste, anzi – ha sottolineato – il numero previsto è stato ampiamente doppiato e tra i firmatari è larga la presenza della base del partito, in particolare di segretari di circolo.
Non essendo pervenute altre richieste di candidatura alle primarie di partito – ha aggiunto – non sarà necessario procedere alla consultazione, e gli organi del Pd potranno dedicarsi agli altri rilevanti nodi politici”. Barbo ha espresso “la soddisfazione del Pd regionale che, dopo aver discusso anche animatamente, si è unito intorno al suo segretario e ne ha fatto il portabandiera della sfida a un centrodestra regionale vecchio e in disarmo”. Barbo riconosce alla Serracchiani la “scelta più difficile e più nobile: mettersi in gioco per il bene della sua terra”.
La sfidante, dopo l’annuncio ufficiale del PD, dichiara di “essere emozionata e onorata, ma adesso si comincia a fare sul serio e ci metterò tutta me stessa”, affermando come questa sia una “prova di straordinaria vitalità del mio partito e comincia oggi un percorso fatto prima di tutto di apertura e dialogo. Starò vicino ai territori e alle comunità, ai singoli e alle categorie, parlerò con partiti, movimenti e associazioni: mi sforzerò di creare la maggior sintonia possibile fra tutti quelli che vogliono cambiare. Voglio portare il Friuli Venezia Giulia, che è già che nel cuore d’Europa, più vicino al cuore d’Italia. Nei prossimi giorni – ha concluso Serracchiani- vedrò Sel e Idv che me l’hanno chiesto, ma non dimentico che sono anche tanti quelli che hanno votato la giunta Tondo e che sono rimasti delusi”.
Mentre dalle fila del PD tutti corrono a congratularsi con la sfidante di Tondo, dalle file del centro destra ci si frega le mani, ritenendo la candidatura Serracchiani un viatico, di fatto, alla rielezione di Tondo alla guida della giunta regionale (specie se sarà supportata da Sel e Idv), visto che molte delle battaglie condotte dalla leader progressista in regione si sono risolte in un nulla di fatto.
