Trentino, nel secondo trimestre 2012 economia in decisa flessione: -4,2%

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CCiaa Adriano Dalpez 2010 2 fotoAgFB 1
Soffrono in particolare l’edilizia (-9,2%), l’artigianato (-11,3%) e l’estrattivo (-13%). Tengono terziario avanzato e manifatturiero

Secondo trimestre in deciso calo quello per l’economia della provincia di Trento secondo la periodica indagine condotta dalla Camera di commercio di Trento: il fatturato delle imprese trentine scende del 4,2% rispetto al corrispondente periodo del 2011. I settori che soffrono maggiormente sono quello estrattivo, con -13,0%, e l’edilizia con -9,2%. Tengono i servizi alle imprese, ovvero il terziario avanzato che riguarda Ict, ricerca e sviluppo e comunicazione, che registra +1,8%, e il comparto manifatturiero con +1,1%, anche se con l’artigianato fortemente in flessione (-11,3%).

CCiaa Adriano Dalpez 2010 2 fotoAgFB 1

Le imprese maggiormente in sofferenza sono quelle di piccola e media dimensione. La diminuzione del fatturato delle imprese con oltre 50 addetti è più’ modesta (-2,8%), rispetto al -9,3% di quelle con 11-20 dipendenti. L’occupazione è complessivamente stagnante, anche se diminuisce notevolmente nelle micro imprese, con un massimo 4 addetti. Il “sentiment” degli imprenditori trentini è pessimista per il 33,9%, mentre il 10,7% si dichiara ottimista su rilancio futuro dell’economia. Cresce invece del 12,5% il settore dell’export, “a dimostrazione – ha commentato il presidente della Camera di commercio Adriano Dalpez – del fatto che ad influenzare negativamente l’andamento e’ la caduta della domanda interna”.

Per l’assessore all’industria, artigianato e commercio della provincia di Trento, Alessandro Olivi, “il quadro che emerge dall’indagine sulla congiuntura economica in Trentino conferma da una parte la preoccupazione per un’economia che non riesce a invertire tendenza, dall’altra dà anche conferma positiva che gli interventi della politica provinciale mirati a sostenere principalmente quelle imprese che mirano a una crescita dimensionale, all’export, all’innovazione e al ‘fare rete’, sono i migliori per superare un deficit economico strutturale”.

Alessandro Olivi 1

Per Olivi “il crollo del settore estrattivo è la dimostrazione del fallimento di un settore che si è retto solo sulla domanda interna contando su un massiccio investimento pubblico, che ora non è più pensabile e va riconfigurato; mentre tra le piccole e medie imprese nell’edilizia tengono quelle che hanno saputo intercettare la richiesta di riqualificazione energetica delle costruzioni”.