Telethon acquista prodotti in Cina? “Tutto regolare”

0
552
1Prodotti solidali
La Onlus di ricerca puntualizza sulle modalità d’acquisto. Confartigianato Veneto rilancia: “se tutte le Onlus facessero così, penalizzando il lavoro delle aziende italiane, a chi vanno a chiedere i soldi? Ai Cinesi?”

Di ieri la notizia che un artigiano del Padovano denunciava per tramite della propria associazione di categoria il fatto che Telethon, una prestigiosa Onlus italiana attiva nel settore della ricerca biomedica verso la cura delle malattie genetiche, aveva scelto di acquistare materiale promo pubblicitario non più dalla ditta veneta, ma da un fornitore cinese per il tramite di un importatore italiano. Oggi la replica di Telethon Onlus, la quale oltre a sottolineare il valore (indiscutibile) della sua missione scientifica, sottolineando come i suoi investimenti abbiano riguardato nel “solo Veneto 312 progetti, finanziati per un totale di 38,4 milioni di euro”, si evidenzia come “per assicurare alla ricerca più fondi possibili, Telethon si impegna a contenere le spese per la raccolta fondi e per il funzionamento generale dell’organizzazione, cercando di perseguire la maggiore efficienza possibile”.

Per questo scopo, la nota di Telethon Onlus specifica che “questo è questo il motivo per cui la nostra Fondazione ha deciso di acquistare in Cina alcuni prodotti utilizzati per promuovere le donazioni: un notevole vantaggio economico e quindi un risparmio di risorse che la Fondazione trasferisce sotto forma di maggior fondi alla ricerca”. Telethon Onlus afferma inoltre come “il sistema di gestione degli acquisti di Telethon, oltre a garantire la trasparenza rispetto ai fornitori, monitorare la qualità dei prodotti approvvigionati, evitare il manifestarsi di qualsiasi conflitto d’interesse, vuole infatti assicurare la selezione delle scelte più vantaggiose. E, nel caso dei pettorali prodotti in Cina, ci siamo comunque preventivamente assicurati che la produzione avvenisse nel rispetto delle leggi che tutelano l’ambiente e I diritti dell’uomo”. Alla nota stampa di puntualizzazione, Telethon Onlus allega la copia dell’autocertificazione del fornitore che pubblichiamo e che tutti possono leggere e giudicare.

Immediata la replica da parte del presidente di Confartigianato Veneto, Giuseppe Sbalchiero: “se tutte le Onlus italiane dovessero comportarsi come ha fatto Telethon, acquistando prodotti in Cina, a breve le stesse Onlus potrebbero vedersi drasticamente ridurre le offerte che tanti imprenditori versano loco, in quanto senza lavoro non hanno più i margini per fare beneficienza. A chi vanno a chiedere i soldi le Onlus come Telethon? Ai cinesi?”. Sbalchiero va oltre: “se le Onlus hanno necessità di fare risparmi, questi dovrebbero vertere sulle spese di rappresentanza, non sul lavoro italiano. Chi è giustamente un simbolo di quanto in Italia funziona bene, dovrebbe a maggior titolo valorizzare tutto quanto è il ‘Made in Italy’, senza inseguire il mercato libero e la globalizzazione”. Sbalchiero punta anche sull’autocertificazione prodotta dall’importatore scelto da Telethon: “mi sembra un pochino labile, perché un imprenditore italiano, veneto e artigiano in particolare, quando partecipa ad una commessa spesso è richiesto di mostrare fior di documentazione: dalle certificazioni Inps a quelle Inail, alla Durc, all’antimafia, alle certificazioni tecniche di centri di certificazione, eccetera, con i relativi costi. Per non dire del fatto che è sottoposto ai controlli quasi quotidiani di decine di soggetti. Cosa che nel caso della Cina non è sempre facile appurare”.

 

1Prodotti solidali