Provincia di Verona, ente virtuoso, almeno alla voce debiti

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giunta provincia verona 1Dal 2009 abbattuto il debito di oltre 100 milioni di euro: oggi ogni veronese a fronte di 96 euro di debiti ha un patrimonio di 1.000 euro in immobili

La provincia di Verona ente virtuoso, almeno alla voce contenimento del debito: il dato lo si evince dalla relazione presentata dal presidente Giovanni Miozzi e dall’assessore alle politiche di bilancio Stefano Marcolini, illustrando le misure adottate per una gestione oculata delle spese in modo da avere risorse disponibili per abbattere l’indebitamento dell’ente, che è passato da 190 a 90 milioni euro in poco più di tre anni di governo.

Dal suo insediamento nel 2009 ad oggi, la giunta Miozzi ha abbattuto il debito di oltre 100 milioni di euro, utilizzando a tale scopo 36 milioni di avanzo di bilancio e i proventi delle alienazioni, minori entrate tribitarie e di trasferimenti dal 2011 al 2013 pari a 20 milioni di euro di cui 18,7 di addizionale energia e 1,1 milioni di trasferimenti per i trasporti; inoltre, si è contenuto il numero dei dipendenti (479 impiegati a fronte di una pianta organica di 628 dipendenti), con un patrimonio che ammonta a 750 milioni di euro in immobili e partecipazioni societarie, pari ad un rapporto debito/patrimonio pro capite per ogni cittadino veronese di 96 euro di debito a fronte di 1.000 euro di patrimonio.

Giustamente orgoglioso di questi risultati il presidente Miozzi: “in un momento particolare come questo in cui la situazione economica degli enti pubblici è difficile da gestire a causa dei continui mancati trasferimenti dello Stato, è importante sottolineare quando un ente è virtuoso. La nostra Provincia è riuscit a ridurre il suo debito pubblico pregresso dimezzandolo con un anno di anticipo rispetto al previsto, a dimostrazione che solo un ente gestito con oculatezza, attenzione, impegno e gioco di squadra può raggiungere questi obiettivi”. Per Miozzi “potremmo avere fatto ancora meglio, ma causa dei minori trasferimenti provenienti dallo Stato avremo 20 milioni di euro in meno rispetto all’anno scorso e il risparmio ottenuto permetterà di avere qualche soldo da investire in caso di emergenza. Il nostro obiettivo è sempre stato quello di salvaguardare le finanze dell’ente, del valore di 750 milioni di euro, e ci siamo riusciti. Possiamo, quindi, ribattere alle critiche spesso ricevute che la Provincia non è un costo ma piuttosto un’opportunità”.

Marcolini focalizza il risultato sulla qualità della gestione della cosa pubblica: “possiamo essere soddisfatti perché dimostriamo che lo spreco di denaro pubblico non dipende dalle province e dai piccoli comuni, ma piuttosto da altri enti che hanno più difficoltà a gestire il proprio bilancio. Nel 2012 la giunta ha deciso di utilizzare i 36 milioni di avanzo di bilancio per l’estinzione del debito, invece che investirli in nuove opere pubbliche. Inoltre un altro dato da segnalare è che, per effetto della tesoreria centralizzata che versa i nostri tributi direttamente a Roma, noi ci perdiamo una cifra pari a 100.000 euro in tassi attivi. Considerando, infine, che la Provincia ha ricevuto meno entrate tributarie, ad esempio l’addizionale sull’energia elettrica, e meno trasferimenti per un totale di 20 milioni di euro rispetto all’anno scorso, possiamo ritenerci soddisfatti di avere ottenuto un risultato così positivo”.