“Capolavori che ritornano”: 132 pezzi rari da tavola della manifattura Antonibon in mostra a Palazzo Thiene a Vicenza

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mostra ceramiche banca popolare vicenza conca con rosa 1La sede storica della Banca popolare di Vicenza ospita la mostra che espone pezzi appartenuti alla regina d’Olanda

Banca Popolare di Vicenza presenta la mostra “Un regale servizio da tavola della manifattura Antonibon. Dalla Corte d’Olanda a Palazzo Thiene” un elegante esempio di “art de la table” settecentesca composto da 132 maioliche della manifattura Antonibon di Nove, importante centro di produzione della ceramica in provincia di Vicenza. Palazzo Thiene, sede storica della banca acquistato nel 1872, è stato edificato fra il 1542 e il 1560 da Andrea Palladio, probabilmente su progetto di Giulio Romano, è uno dei più straordinari esempi di architettura rinascimentale a Vicenza e una tra i progetti rappresentativi dell’architetto veneto, tanto da essere inserito tra i monumenti Patrimonio mondiale dell’Unesco.

Al suo interno, integralmente conservati, si susseguono fastosi cicli decorativi ad affresco e stucco dovuti ai maggiori artisti del tempo, da Alessandro Vittoria a Bartolomeo Rodolfi, da Bernardo India a Anselmo Canera. Tra le numerose stanze al suo interno, la sala delle Metamorfosi, detta anche “la Rotonda”, è la più famosa ed è l’unica che accoglie, oltre alla magnifica decorazione del Cinquecento anche un importante intervento settecentesco.

La mostra sarà aperta al pubblico fino al 27 gennaio 2013 e s’inserisce nel progetto culturale energicamente portato avanti dalla banca e rivolto alla salvaguardia dei capolavori veneti dalla dispersione sui mercati mondiali.

Banca popolare verona palazzo thiene SALA DEL SETTECENTO 1L’antico servizio, composto da 132 pezzi da tavola finemente decorati con motivi alla “frutta barocca”, oltre a rappresentare un eccellente manufatto dei ceramisti Antonibon, ha una provenienza altrettanto nobile: è appartenuto, infatti, alla Regina Giuliana d’Olanda,la sovrana dal carattere amabile e dai modi gentili che fu tanto amata dagli Olandesi e che aveva una predilezione per l’Italia, dove amava recarsi spesso in villeggiatura nella sua villa di Porto Ercole sull’Argentario.

Il servizio può essere giunto alla corte d’Orange come dono offerto da un ospite di rango, o essere frutto di una raccolta antiquaria arricchitasi, forse, sulla spinta della passione collezionistica della stessa Regina Giuliana; comparendo, inoltre, negli archivi della residenza di Stato destinata all’accoglienza degli ospiti della casa reale, si presume venisse utilizzato in occasione di banchetti e ricevimenti alla corte d’Orange. L’eccezionale qualità dei manufatti, la dovizia delle decorazioni, unite al gusto della Regina Giuliana e alla sua predilezione per l’arte italiana, hanno contribuito al successo di questo capolavoro veneto presso la corte d’Orange e confermato quanto l’arte della ceramica sia evidentemente slegata dalla vecchia definizione di “arte minore”, raggiungendo vertici di straordinaria qualità.

Diversi anni dopo la morte della sovrana, avvenuta nel 2004, il servizio da tavola fu messo sul mercato antiquario dal quale Banca Popolare di Vicenza l’ha acquisito integrandolo nelle sue collezione e salvaguardandolo dalla dispersione.

GIANNI ZONIN presidente banca popolare vicenza 1“L’acquisizione di questo capolavoro veneto – dichiara Gianni Zonin, presidente di Banca Popolare di Vicenza – conferma il costante impegno della banca nella salvaguardia e nella tutela del patrimonio artistico e culturale del territorio, favorendo il rientro di opere e capolavori altrimenti destinati ad essere dispersi sui mercati antiquari o alienati all’estero. L’istituto, in quanto banca popolare, dimostra una particolare sensibilità verso i soci, i clienti e gli amici dell’Istituto, offrendo numerose opportunità culturali e sottolineando come l’economia e la cultura siano strettamente collegate e imprescindibili l’una dall’altra: il progresso economico e il benessere sociale, infatti, passano anche attraverso l’attenzione per la cultura e l’arte, elementi fondamentali per l’identità e le tradizioni del territorio.”

La collezione troverà collocazione permanente nella nuova “Sala del Settecento”, direttamente attigua alla Sala dell’Ottocento, che andrà ad arricchire ed ampliare il percorso museale di Palazzo Thiene offrendo un’elegante e raffinata cornice alle ceramiche. La “Sala del Settecento” è arredata con mobili veneziani e vicentini d’epoca, tra cui compaiono una coppia di eleganti cassettoni vicentini del XVIII secolo in noce e radica e due grandi specchiere veneziane della seconda metà del XVIII secolo. A completare l’arredo della nuova sala sarà il dipinto di Francesco Fontebasso Rebecca ed Eleazaro al pozzo, di poco successivo alla metà del 700. La tela, che fa parte delle collezioni d’arte della Banca, è stata esposta nel 2008 a Roma in occasione della mostra “Capolavori che ritornano” e, in questa circostanza, viene per la prima volta esposto a Vicenza.