Giovani imprenditori, calo più marcato a NordEst: -23%

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imprenditore computer grafico crescita shutterstock 1Studio dell’Università Ca’ Foscari sul periodo 2006-2011

Le imprese condotte dai giovani sono in calo in Italia. Lo afferma una ricerca dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, secondo la quale in cinque anni – dal 2006 al 2011 – la diminuzione degli imprenditori under 35 è stata del 16% (-64.000 in termini assoluti). L’area più in difficoltà sembrerebbe essere il NordEst, che in questo quinquennio ha conosciuto la riduzione più forte, -23%.

Agricoltura, manifattura e costruzioni, stando alla ricerca di Ca’ Foscari, promossa dalla Regione e dal Centro Produttività Veneto, e sono i settori maggiormente colpiti dalla crisi imprenditoriale giovanile. A livello nazionale l’imprenditoria giovanile (under 30) pesa in misura sensibile nelle regioni del Sud Italia (6,7% sul totale) con Calabria (8% sul totale), Sicilia (6,7%), Puglia (6,3%) e Campania (7,6%), ben al di sopra della media nazionale (5,3% sulle imprese totali). Veneto, Trentino Alto Adige ed Emilia Romagna, al contrario, si segnalano per i valori più bassi in termini di incidenza della imprese under 30 rispetto al totale (rispettivamente 4,2%, 4,1% e 4,3%).

Secondo i dati dello studio, condotto dal dipartimento di Management dell’Università Ca’ Foscari, il Veneto ospita oltre 47.000 imprese giovani, su un totale di 700.000 in Italia: si tratta prevalentemente di imprese artigiane (il 39% contro il 30% nazionale), con una significativa presenza di imprese al femminile (24,9% contro il 17% nazionale). Verona è la provincia con il maggior numero di imprese giovani (22%), seguita da Padova (19,8%), Treviso e Vicenza (16,7%), Venezia (15%), Rovigo (6,6%) e Belluno (3,3%). Quanto al profilo formativo dei giovani imprenditori, il 65% degli intervistati ha ottenuto un diploma di scuola superiore, il 22% ha una laurea di primo o secondo livello, il 5% ha un’educazione di tipo terziario (master o Phd). Sono diplomati o laureati prevalentemente in discipline tecnico/scientifiche (43%) o economico/gestionali (30%).