Pista ciclabile Treviso – Ostiglia: aperto il tratto padovano

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pista ciclabile treviso ostiglia cartello padova degani 1Ultimati gli ultimi lavori ai 32 km di tracciato

Tutto il tratto padovano della pista ciclabile “Treviso-Ostiglia” è aperto e percorribile da cittadini e amanti della bicicletta. Sono finiti i lavori per gli ultimi 32 chilometri che hanno concluso il percorso nel territorio provinciale di Padova. Un evento che la Provincia ha voluto celebrare insieme a tutti gli appassionati delle due ruote, alle famiglie e ai cittadini da Campodoro a Piazzola sul Brenta. L’opera rappresenta una grande opportunità di sviluppo turistico ed economico per tutto il territorio.

“Nel corso di questo mandato amministrativo – ha detto la presidente della provincia di Padova Barbara Degani – l’amministrazione provinciale ha dato un forte impulso allo sviluppo della rete ciclabile provinciale. Grazie al sostegno della regione Veneto e alla collaborazione degli enti locali sono stati definiti percorsi di grande pregio, dall’anello dei Colli Euganei alla Treviso-Ostiglia fino ai percorsi fluviali lungo la Brenta e il Bacchiglione. Grande è quindi la soddisfazione nel consegnare concluso ai cittadini e ai cicloturisti l’intero tratto padovano della Treviso-Ostiglia, parte del più vasto progetto provinciale di ‘infrastruttura verde’ che pone la nostra Provincia all’avanguardia in un’ottica di green economy”.

Con i suoi 110 chilometri totali, la Treviso-Ostiglia è una tra le più lunghe e suggestive piste ciclabili d’Europa. Nelle scorse settimane anche la provincia di Treviso ha inaugurato il tratto da Quinto fino a Treviso cui ora si aggiungono i 32 chilometri di Padova e, prossimamente, l’ultimo chilometro fino a Camposampiero. L’amministrazione provinciale ha già chiuso l’accordo con le Ferrovie per il trentatreesimo chilometro. Inoltre la provincia di Padova ha ottenuto 1 milione e mezzo dall’Unione Europea che serviranno ad allestire, nel comune di Piombino Dese, il Museo della Treviso-Ostiglia in collaborazione con la comunità ebraica. Il percorso ha anche una valenza di memoria legata all’Olocausto perché i cittadini ebrei del territorio padovano erano prima raccolti a Villa Venier di Vo’ Euganeo e poi deportati, tramite la vecchia ferrovia, a Trieste e infine ad Auschwitz.

“La realizzazione di questo itinerario – ha proseguito Degani – rappresenta un passo concreto verso il rilancio delle potenzialità turistiche del territorio. È inoltre un mio sogno personale che si avvera perché il cicloturismo rappresenta da sempre un tema che mi sta particolarmente a cuore. Siamo convinti che la Treviso-Ostiglia, insieme con tutta la rete provinciale di piste ciclabili, possa dare una svolta davvero significativa al turismo abbinato allo sport e alla natura, attirare nuovi flussi turistici europei, ma anche tanti concittadini, famiglie, bimbi e la mobilità debole. Padova è al centro del sistema di piste ciclabili del Veneto e del NordEst. A Nord abbiamo Trento, a Est c’è Venezia, a Ovest Verona a Sud si arriva fino a Ferrara. Da qui si può viaggiare dalle montagne, ai laghi e fino al mare in bicicletta. Mi auguro che la Treviso-Ostiglia venga utilizzata e amata davvero da tante persone”.

Durante la giornata inaugurale si è svolto anche il convegno per la presentazione del progetto “Interbike” finanziato nell’ambito del Programma per la Cooperazione Transfrontaliera Italia-Slovenia 2007-2013, dal Fondo europeo di sviluppo regionale e dai fondi nazionali. L’obiettivo è quello di sviluppare la mobilità sostenibile del territorio. L’iniziativa coinvolge le regioni Emilia-Romagna, Veneto e Friuli-Venezia Giulia dalla parte italiana e le Regioni Oblano-kraška, Goriška e Gorenjska dalla parte della Slovenia. I partner di progetto contribuiranno a realizzare una rete di collegamenti intermodali sul territorio per rendere tutta l’area percorribile in bicicletta, contribuendo così alla creazione di una nuova offerta turistica per i territori coinvolti.