Successo a Padova per “Fatti dare una mano”

0
364
reumatologia veneto gente in attesa 1
reumatologia veneto gente in attesa 1Grande afflusso all’ambulatorio reumatologico mobile allestito da Amarv. Coletto: “patologia diffusissima ed invalidante. Grazie ai volontari per l’iniziativa”

Lusinghiero risultato della manifestazione “Fatti dare una mano”, organizzata a Padova davanti alla sede del comune di Padova dall’Associazione Malati Reumatici del Veneto (AMARV), con il patrocinio della Regione, del Comune e dell’Azienda Ospedaliera, in occasione della giornata mondiale del malato reumatico. In un’ora e mezza, dalle 10.30 alle 12.00, sono state erogate a passanti e cittadini che le chiedevano (l’8% di loro è stato invitato ad approfondire la propria situazione) 60 visite e grande interesse di tanta gente che ha chiesto informazioni e raccolto materiale.

Nell’ambulatorio mobile allestito tra Comune, Pedrocchi e Università, inaugurato e visitato dall’assessore regionale alla sanità Luca Coletto, i reumatologi dell’Azienda sanitaria hanno erogato un vero e proprio esame gratuito per le diverse patologie reumatiche della mano, ottenendo successo e interesse. L’ambulatorio rimarrà operativo fino a domani dalle 10 alle 18.30.

“Si tratta di una patologia diffusissima – ha sottolineato Coletto – che spesso degenera creando vere e proprie disabilità. Proprio per questo il messaggio di prevenzione lanciato con questa iniziativa dell’Amarv è doppiamente importante per spingere le persone a controllare per tempo il loro stato di salute e per poterle curare tempestivamente evitando poi sofferenze e alti costi. Basti pensare che una patologia reumatica può portare all’invalidità in 10 anni e questo fa capire quanto importante sia diagnosticarla precocemente. Anche per tale motivo ringrazio di cuore i volontari dell’Amarv e i sanitari che si sono prestati a queste due belle giornate di divulgazione e prevenzione”.

In Veneto soffre di una malattia reumatica il 17% della popolazione ed i reumatismi sono la patologia più diffusa in Italia con circa 6,5 milioni di malati. Il modo migliore per prevenirla è quello della visita specialistica, ma l’85% dei cittadini non si rivolge ad uno specialista prima che insorgano dolori.