Il Cipe approva il tratto della nuova “Romea” tra Ravenna e Mestre

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nuova romea tracciato 1Veneto ed Emilia Romagna avranno una nuova viabilità sulla costa adriatica. Zaia: “un nuovo passo in avanti per lo sviluppo delle reti del Veneto”

Via libera da parte del Cipe al prolungamento della Orte-Ravenna fino a Mestre. Il corridoio di viabilità autostradale dorsale Orte – Mestre, identificato dal tratto della E45 compreso tra Orte e Ravenna e dal tratto della E55 tra Ravenna e Mestre, é incluso nell’ambito del progetto TEN – T (Trans European Network Transports). Lo sviluppo complessivo del tracciato è di 396 Km, che si snodano le regioni Lazio, Umbria, Toscana, Emilia Romagna e Veneto, interessando il territorio di 11 provincie e 48 comuni.

Nel tratto Ravenna – Mestre il tracciato costituisce quella “Nuova Romea” che da decenni è all’attenzione delle regioni del Veneto ed Emilia Romagna, indispensabile non solo al migliore collegamento sul versante adriatico ma anche per eliminare strozzature e pericoli della attuale insufficiente viabilità e per collegare aree oggi sconnesse dalle grandi reti di trasporto.

Per quanto riguarda il tratto veneto, il Cipe ha accolto tutte le prescrizioni poste dalla Regione. Queste riguardano, tra l’altro, il collegamento con la “Autostrada Regionale Medio Padana Nogara – Mare”; il collegamento tra lo svincolo di Cavarzere e l’attuale Romea a Sant’Anna di Chioggia per garantire il collegamento con il porto e la città di Chioggia. Sono inoltre previsti: in comune di Cavarzere il collegamento con la viabilità ordinaria e con la limitrofa zona artigianale; il completamento dell’adeguamento della S.P. “Arzeron” in sinistra Brenta; l’adeguamento delle strade provinciali S.P. 45 Adria – Loreo – Rosolina e S.P. 46 Adria – Taglio di Po.

Per quanto attiene il tracciato dalla località Lughetto, in comune di Campagna Lupia, alla connessione con il sistema autostradale la soluzione progettuale verrà individuata in sede di progetto definitivo. La regione del Veneto si impegna in fase di progettazione definitiva a concordare la soluzione con i comuni interessati. Il progetto, contestualmente alla costruzione dell’opera, dovrà inoltre prevedere interventi di rifunzionalizzazione e messa in sicurezza dell’attuale S.S. 309. Dovrà inoltre privilegiare un’alternativa altimetrica in corrispondenza di Lugo di Campagna con profilo altimetrico in trincea e galleria coperta in luogo dei previsti tratti in rilevato e viadotto, comparando le relative soluzioni sotto il profilo tecnico ambientale.

Per l’attraversamento dell’abitato di Lova, in comune di Campagna Lupia, si dovrà infine verificare prioritariamente la possibilità di un tracciato in galleria o, in subordine, di prevedere l’abbassamento della quota del viadotto, ipotizzando un passaggio a raso sulle sommità arginali esistenti.

L’intervento complessivo approvato dal Cipe prevede la realizzazione/adeguamento del collegamento con caratteristiche di strada tipo A per 281 km e tipo B per 115 km. L’interconnessione con la rete stradale esistente è costituita da 81 svincoli, dei quali 24 nuovi. Il collegamento a pedaggio prevede l’esazione senza perturbazioni per il traffico con i nuovi sistemi a flusso libero senza barriere.

L’importo complessivo del progetto, comprendente anche gli oneri derivanti dal recepimento delle prescrizioni, ammonta a circa 7.260 milioni di euro, IVA esclusa, con opere e misure compensative dell’impatto territoriale e sociale per circa 144 milioni. L’opera é totalmente coperta con finanziamento privato non è richiesto alcun finanziamento pubblico, mentre è previsto un periodo di defiscalizzazione: dal 2013 al 2057. La copertura dell’intera operazione avviene proprio grazie alla norma sulla defiscalizzazione, pensata appunto per coinvolgere capitali privati nella realizzazione infrastrutture strategiche.

L’intervento ha ottenuto la Verifica di Impatto Ambientale e tutti i pareri delle varie Sovrintendenze interessate. L’obiettivo è una migliore articolazione dei flussi di traffico Nord – Sud – Nord, dove le autostrade esistenti e in progetto rischiano di raggiungere in pochi lustri livelli di saturazione.

Soddisfatto il presidente della regione Veneto, Luca Zaia: “è un buon giorno per il Veneto. L’approvazione dell’itinerario autostradale Orte – Mestre, che per noi e per l’Emilia Romagna significa “Nuova Romea”, dà una ulteriore accelerazione al completamento del programma di ammodernamento infrastrutturale del nostro territorio, garantendo più mobilità, più sicurezza, migliori collegamenti con Chioggia e con l’area naturalistica del delta del Po”.

“Migliorare le infrastrutture per recuperare la carenza che abbiamo nei confronti del resto d’Italia e d’Europa è una necessità per la nostra economia, per la nostra comunità e per il nostro sistema produttivo, ma l’approvazione di oggi mi conferma ancora di più nell’esigenza che, oltre a quanto già programmato per rimettere ordine in un sistema rimasto in arretrato – ha ribadito Zaia – quello che ci serve per il futuro non è ulteriore asfalto ma più sicurezza del territorio dal punto di vista idrogeologico. Non si cresce in un territorio minacciato e il nostro impegno, non da oggi, riguarda appunto gli interventi di contrasto, prevenzione e tutela dagli eventi con i quali una natura in cambiamento può danneggiarci. Noi stiamo facendo la nostra parte, ma lo Stato deve impegnarsi seriamente la sua, andando oltre le parole”.

L’assessore alle politiche della mobilità Renato Chisso, che ha partecipato a Roma alla riunione del Cipe, allarga i ringraziamenti: “per questo risultato voglio ringraziare il ministro delle infrastrutture Maurizio Lupi e il presidente del Consiglio Enrico Letta: l’approvazione dell’opera, sulla quale tanti si erano cimentati in passato, si è infatti sbloccata perché sono riusciti ad applicare, per la prima volta, il sistema della fiscalizzazione. E ringrazio anche l’ex ministro dello sviluppo economico Corrado Passera – conclude Chisso – che questo sistema ha ideato e normato”.