Delegazione della sezione Metalmeccanica di Unindustria Pordenone visita la Emmeti

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visita Emmeti 2 1L’azienda di Fontanafredda ha da poco inaugurato la nuova linea di produzione di tubo multistrato per la distribuzione negli edifici di acqua potabile e gas

La ditta Emmeti di Fontanafredda (Pordenone) ha recentemente inaugurato la nuova linea per la produzione di tubo multistrato per la distribuzione interna agli edifici di acqua potabile, acqua per l’impianto di riscaldamento e gas. Lo stabilimento, dedicato alla produzione del tubo multistrato dal 2009, diventa ora un punto d’eccellenza produttiva: 10.000 mq con macchine ad alta tecnologia, un’ulteriore linea di produzione, un nuovo tunnel di reticolazione, la linea di rivestimento, l’impianto di imballaggio automatico, i magazzini materie prime e prodotto finito e il laboratorio analisi.

Quest’ultimo, dotato delle più avanzate attrezzature per l’analisi e il controllo qualità, garantisce la massima affidabilità e sicurezza del prodotto finito e la sua conformità alle normative vigenti per l’uso del prodotto nella distribuzione di acqua e gas. La capacità produttiva dello stabilimento a regime è di 37.000.000 di metri annui, oggi 30.000.000 di metri, e riguarda ora i diametri 16-20-26-32 mm. Recentemente sono state installate delle telecamere con un controllo di ultima generazione, che permettono di rilevare qualsiasi difetto superficiale anche sullo strato esterno del tubo. In Emmeti si è riunito il direttivo della sezione Metalmeccanica di Unindustria Pordenone il cui obiettivo, in questo ritrovarsi periodicamente nelle imprese che hanno fatto la storia del manifatturiero nella Destra Tagliamento, è creare conoscenza tra gli Associati ed anche nell’opinione pubblica, come attorno al valore sociale e all’importanza dell’impresa, soprattutto in un momento di grande difficoltà come questo.

Ne ha parlato il presidente della Sezione, Gianfranco Bisaro, con la proprietà focalizzando l’interesse della visita su alcune peculiarità. Emmeti ha commercializzato per anni tubo multistrato e raccordi a pressare, registrando una forte crescita visto l’aumento del costo del rame che è sempre meno utilizzato e viste le caratteristiche tecniche e di facile installazione. I volumi raggiunti hanno giustificato l’investimento. Il progetto risponde a richieste del mercato e s’innesta in precise strategie aziendali come la sinergia con FIV che è azienda dello stesso gruppo, dove si producono tra le altre cose i raccordi a pressare che completano il sistema e lo rendono di completa produzione e quindi molto competitivo.

Stime sul volume di affari che questa linea porterà ad Emmeti sono di circa 27 milioni di euro, per il 2013 è prevista una crescita. In termini di innovazione l’investimento è pari a diversi milioni di euro, più di cinque solo per le linee sono stati orientati nella direzione della valorizzazione delle risorse umane in un giusto equilibrio che ci consente di creare ricchezza da reinvestire nell’acquisto di hardware che genera posti di lavoro. Attualmente la produzione potenziale è di circa 65 + 50 mila metri di tubo al giorno per circa 30 milioni di metri l’anno con una capacità che si attesterà entro il 2014 ai 37 milioni. Nonostante la necessità di una linea altamente robotizzata le ricadute occupazioni sono positive.

“I robot – spiega il direttore operativo, Massimo Pisani – sopportano orari e carichi di lavoro disumani necessari per mantenere alta l’asticella del price-performance in un mercato in cui la differenza la fanno pochi punti di margine. Certo, non possono fare tutto. Abbisognano di attenzione e manutenzione costanti. Aumentando la loro presenza nel ciclo produttivo riesco anche ad allargare la pianta organica. Partiamo da un assunto: un uomo non può alzare bobine per migliaia di chili, meno che meno lo può fare a intervalli di poche decine di secondi, centinaia di volte al giorno. Servono le macchine. Che escludono, in ipotesi, qualsiasi intervento dell’uomo. Non è così, in realtà: la produzione h24/365 giorni all’anno ci permette di essere competitivi quel tanto che basta, abbattendo i costi fissi più onerosi, e di reinvestire in impianti generando l’occupazione necessaria alla loro manutenzione. Non è filosofia: dall’inizio dell’anno ci sono una ventina di persone in più dentro una pianta organica inferiore alle cinquanta unità”.

In Emmeti ci sono due linee principali, la seconda sta partendo ora e il personale è in fase di formazione. Ci vorranno sei mesi circa per andare sette giorni su sette contando di acquisire clienti nuovi soprattutto all’estero (Sud America, Russia).