Autovie Venete, gestione integrata delle certificazioni

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Autovie venete Alessandro Avallone Tuv Italia Emilio Terpin 1A quelle sulla qualità e l’ambiente si aggiunge la certificazione per la sicurezza e la salute. Prima uscita pubblica del nuovo amministratore delegato Castagna: «la terza corsia si farà»

Sono solo due, Autovie Venete e Autobrennero, fra le Concessionarie italiane che possono vantare la gestione integrata di tre certificazioni: qualità, ambiente, sicurezza e salute. Un “primato” che, come ha sottolineato il presidente di Autovie Venete Emilio Terpin «non è un punto di arrivo, ma rappresenta un tassello importante in più, al quale andranno ad aggiungersene altri».

Le tre certificazioni (per la qualità e l’ambiente si è trattato di una conferma, mentre quella dedicata alla sicurezza e salute è una novità), sono state consegnati al presidente Terpin e all’amministratore delegato Maurizio Castagna, affiancati dal direttore operativo Enrico Razzini, dal direttore del personale Aldo Berti e dal direttore dell’esercizio Davide Sartelli, da Alessandro Avallone, responsabile per il NordEst di TUV Italia, uno dei più importanti enti internazionali di certificazione.

«Ho sempre creduto nel valore del certificato – ha affermato l’ingegner Castagna – inteso non come “bollino”, sia chiaro, ma proprio come elemento strategico per una politica di accrescimento culturale delle persone che si abituano così a lavorare secondo criteri di eccellenza e qualità». Il certificato per il sistema di gestione sicurezza e salute dei lavoratori, frutto di un lavoro sinergico sviluppato internamente all’azienda, oltre a tutelare la Società e i dipendenti, presenta una serie di ulteriori vantaggi, non ultimo l’ abbattimento dei premi Inail (per Autovie si aggirano sui 600-700.000 euro all’anno) sui quali l’azienda potrà risparmiare il 5% che, tradotto in euro, significa fra i 30.000 e i 40.000 euro.

A seguire, i vertici della concessionaria hanno fatto il punto sulla situazione gestionale dell’autostrada Venezia-Trieste. «La terza corsia si farà, anzi la stiamo già facendo. Si potranno rivedere i tempi e le modalità operative perché sono molteplici le variabili che compongono il quadro di quest’opera complessa e impegnativa, ma la sua realizzazione non è mai stata messa in discussione” ha affermato l’ingegner Castagna, nuovo amministratore delegato di Autovie Venete. Il presidente della Concessionaria, Emilio Terpin, affiancato dal direttore operativo e Rup della terza corsia Enrico Razzini, ha ricordato come Autovie rappresenti una delle poche realtà che ha sempre prodotto utili e che ha costruito opere finanziate con fondi propri: «interventi impegnativi come la trasformazione in autostrada del raccordo Villesse-Gorizia, la realizzazione del casello di Meolo, la costruzione di bretelle e, non da ultimo, l’apertura del cantiere del primo lotto della terza corsia nel tratto Quarto D’Altino-San Donà di Piave i cui lavori hanno superato il 60%».

Anche Terpin ha rimarcato la certezza del completamento dell’intervento terza corsia «perché non va sottovalutato come la ripresa, che tutti auspichiamo, passerà pure attraverso le grandi opere». Sul tema della scadenza della concessione, nel 2017, Terpin ha confermato che «dovremo andare a gara europea, il che significa aprire la partecipazione al mondo. Per questo lavoreremo con il massimo impegno per una valorizzazione importante della società. Il valore è la migliore garanzia per il suo futuro». Sul versante delle risorse finanziarie è toccato a Castagna fare il punto della situazione: «stiamo rimodulando il piano finanziario che, per essere considerato sostenibile dovrà avere da un lato una forte credibilità tecnica e un cronoprogramma aggiornato, dall’altro prevedere flussi di cassa in grado di ripagare gli investitori. Le banche – ha proseguito Castagna – sono in attesa del nostro nuovo piano sulla base del quale proseguirà la trattativa».

Quanto alle tariffe il cui aumento dovrebbe scattare a partire dal 1 gennaio 2014, l’incremento, contenuto già nel primo piano finanziario e indispensabile per garantire la sostenibilità del progetto, è all’esame del Ministero delle infrastrutture e dell’economia che dovranno esprimersi nei prossimi giorni.