Caro pedaggi: sabato 11 gennaio mobilitazione dei giovani leghisti con presidi ai caselli

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autostrade fronteHD6001 1All’insegna dello slogan «io non pago», il Carroccio denuncia il doppiopesismo autostradale: aumenti al Nord e autostrade gratis al Sud

Non ci sono solo gli autotrasportatori in agitazione per i consistenti aumenti dei pedaggi autostradali scattati il 1 gennaio: ci sono anche i tantissimi utenti delle piccole e medie imprese, i rappresentati di commercio, i lavoratori che si devono spostare sul territorio o sul percorso casa-lavoro.

Gli ultimi aumenti decisi dal Ministero ai lavori pubblici sulla base delle richieste delle concessionarie auto strali hanno fatto traboccare il vaso della sopportazione di camionisti e automobilisti. Rincari dell’11% sulla A9 Milano-Como, del 7,17% sulla A4-A28, del 6,26% sulla Cav Passante di Mestre-Padova, del 4,47% sulle Tangenziali di Milano o del 4,43% sulla rete di Autostrade per l’Italia sono improponibili, specie in un momento di difficile congiuntura economica come quello attuale. Ciò che dà maggiormente fastidio a chi lavora e produce è che l’Italia continui ad essere un paese autostradale a due velocità, anzi diviso in due realtà a pedaggio: autostrade sempre più care per chi lavora al Nord, autostrade sempre gratuite per un Centro Sud che vive sempre di più di sola politica e di assistenzialismo. Una situazione difficile da sopportare.

Il Movimento giovanile della lega Nord ha deciso la mobilitazione con una giornata di protesta all’insegna del motto “io non pago” sabato 11 gennaio dinanzi ai caselli autostradali di gran parte della rete settentrionale.