Indagine del Centro consumatori di Trento sui dati contenuti nella nuova banca dati online del Mise, che aiuta nella ricerca del distributore più conveniente
I prezzi dei carburanti in Italia sono i più cari dell’Unione Europea, e i costi per spostarsi in automobile stanno aumentando di continuo: ce se ne accorge ad ogni pieno e le vendite di auto nuove in continuo calo ne sono puntuale conferma.
Conviene pertanto eseguire confronti fra i prezzi praticati dai vari distributori di carburante per trovare differenze anche piuttosto consistenti, nell’ordine di 10 centesimi al litro che, al cambio con le vecchie lirette, fanno qualcosa come 190 lire al litro. Già nel 2009 era stata prevista per legge la creazione, sul sito del Ministero per lo Sviluppo Economico (Mise), di un “database” che doveva riportare i prezzi dei carburanti, al fine di fornire agli automobilisti un’informazione aggiornata sugli stessi e per aumentare la concorrenza fra le stazioni di rifornimento. Sono passati molti mesi, ma è (solo) dall’autunno scorso che la banca dati dei prezzi dei carburanti risulta attiva. E vale senz’altro la pena di darci un’occhiata (https://carburanti.mise.gov.it)
I prezzi non risultano purtroppo aggiornati giorno per giorno, ma i gestori dei distributori sono obbligati ad inserire immediatamente ogni eventuale aumento di prezzo praticato. I consumatori possono dunque estrapolare i prezzi più convenienti dei carburanti offerti, indifferentemente dal luogo in cui sono dislocate le stazioni di rifornimento (autostrada, strada a scorrimento veloce, altro tipo di strada). Viene indicato sempre il prezzo più conveniente, ovvero quello “self service”, se questo viene offerto per tutto il giorno. Spetta poi ai consumatori prestare la dovuta attenzione e scegliere la pompa “giusta”.
Nel caso in cui alla pompa (ovviamente a quella più economica del singolo distributore) risulti un prezzo maggiore rispetto a quello pubblicato sul database del Mise, sono previste, a carico del gestore, delle sanzioni amministrative. L’Autorità competente ad irrogare le sanzioni è il comune (rispettivamente la Polizia comunale), nel cui territorio ha sede la stazione di servizio.
Secondo il Centro consumatori di Trento che ha effettuato un’analisi dei prezzi, confrontando la media dei 10 prezzi più economici con quella dei 10 più cari, emerge una differenza di almeno 10 punti percentuali. Il valore è notevolmente più alto di quello rilevato nel 2008, quando il risparmio massimo ottenibile si aggirava intorno al 2%. Molto migliorata è la situazione per quanto riguarda la disponibilità di carburanti “alternativi”: 15 distributori offrono anche GPL (erano 9 nel 2008) mentre 11 offrono anche metano (erano soltanto 3 nel 2008). Dall’indagine emerge come il Veneto abbia una media di prezzi della benzina tra i migliori d’Italia (seconda solo alla Sardegna), incalzata dall’Emilia Romagna e dal Friuli Venezia Giulia. Penalizzate le province di Trento e di Bolzano. Per quanto riguarda il gasolio, a NordEst la situazione migliore è quella dell’Emilia Romagna (seconda alle spalle della Campania), mentre il Veneto è a centro classifica (8 posizione). Fanno peggio il Friuli Venezia Giulia, mentre Trento e Bolzano (assieme alla Val d’Aosta) detengono la palma del gasolio più caro d’Italia.
A breve i dati saranno disponibili anche tramite un’apposita “app” per dispositivi mobili: questo almeno quanto annuncia il MISE. Gli automobilisti potranno così accedere ai prezzi più vantaggiosi delle stazioni poste nelle immediate vicinanze, dal proprio smartphone.
Benzina più economica (self) media dei 10 prezzi più economici
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Gasolio più economico (self) media dei 10 prezzi più economici
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Differenza prezzi benzina self (in %) confronto media 10 più economici / 10 più cari
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Differenza prezzi gasolio self (in %) confronto media 10 più economici / 10 più cari
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