I giovani agricoltori della Cia presentano alle istituzioni le loro priorità
Non esiste futuro senza agricoltura. Il settore primario intende tornare ad essere considerato pienamente centrale nel contesto economico nazionale, e le giovani generazioni saranno protagoniste di questa rinascita. Nel presentare ufficialmente le proprie proposte dell’Associazione Giovani Imprenditori Agricoli della CIA di Padova provinciale è partita dal comune di Padova, che ha dato massima disponibilità nel favorire lo sviluppo del mondo agricolo locale.
Sono diverse le problematiche che i giovani imprenditori agricoli devono fronteggiare nel condurre la propria azienda, e sono altrettanto numerose e innovative le proposte che i componenti dell’Agia di Padova hanno elaborato nel corso delle ultime settimane. Al centro del nuovo programma dell’Agia provinciale, vi è la questione dell’accesso al terreno, elemento indispensabile nell’avviare un’azienda agricola e in un’ottica di sviluppo sostenibile del territorio.
A Palazzo Moroni, i rappresentanti di Cia e Agia hanno chiesto al sindaco patavino, Ivo Rossi, di impegnarsi nel rendere disponibili ai giovani imprenditori agricoli a titolo principale le terre in disuso o non ancora urbanizzate, il tutto tramite la progettazione di un bando di assegnazione dei terreni. «Sarebbe un modo per dare una risposta reale alle necessità occupazionali e di riduzione delle cementificazione del suolo – ha dichiarato il presidente provinciale di Agia, Luca Trivellato – Riteniamo importante che il Comune indichi chiaramente la propria volontà di salvaguardare il suolo dalla cementificazione».
L’appello è stato accolto favorevolmente dall’amministrazione comunale: «si tratta di proseguire in una direzione che abbiamo già intrapreso – ha dichiarato Ivo Rossi – La zona del Basso Isonzo dovrebbe essere destinata ad un Parco agro paesaggistico, e dei 20 ettari che interessano il bando ben 12 sono per l’agricoltura, con attività didattiche e vendita diretta. A ciò si aggiungono i 431 orti sociali già assegnati, e gli altri 200 in via di assegnazione entro maggio». Un percorso che, per la Cia, parte da lontano, precisamente nel 2012, quando la Confederazione Italiana Agricoltori lanciò, a livello nazionale, la ‘Carta di Matera’: «si tratta di un documento importante – ha spiegato il presidente di Cia Padova, Roberto Betto – Nella nostra provincia ben 86 comuni hanno sottoscritto questo patto con la nostra associazione, con il quale si sono impegnate ufficialmente nel monitorare con attenzione il fenomeno della cementificazione, e nel restituire all’agricoltura quel ruolo di settore primario dell’economia che le spetta a pieno titolo». Secondo Betto «l’agricoltura è un settore destinato a diventare sempre più strategico nello sviluppo del Paese».