Alto Adige, bilancio dei primi 100 giorni della giunta Kompatscher

0
353
Pab Arno Kompatscher 100 giorni 1 1
Pab Arno Kompatscher 100 giorni 1 1«Sono soddisfatto del lavoro fatto, anche se non tutto il programma è stato realizzato»

La Giunta provinciale di Bolzano taglia il traguardo dei primi 100 giorni di lavoro e la lista di quanto fatto finora è piuttosto lunga. Un bilancio è stato tracciato dal presidente Arno Kompatscher e dalla sua squadra di governo, partendo dai 6 punti che Kompatscher aveva inserito nel suo programma dei 100 giorni.

«Sono relativamente soddisfatto: non siamo riusciti a fare tutto, ma molto è stato realizzato, anche considerato che da un lato ci siamo trovati di fronte ad alcune questioni impreviste e che dall’altro c’è stato bisogno di adottare molteplici misure urgenti»: è la valutazione del presidente Arno Kompatscher che assieme alla Giunta ha fatto il punto a Palazzo Widmann ringraziando i colleghi assessori per il lavoro svolto. La Giunta ha ribadito il metodo che intende seguire nel suo impegno: la strada è quella della partecipazione, del coinvolgimento dei cittadini. «Le riunioni con le parti sociali – ha detto Kompatscher a titolo esplicativo – non sono incontri di rito, ma momenti di vero confronto. E sull’IMI, ad esempio, le proposte arrivate sono confluite nel testo normativo».

I costi della politica, le riforme istituzionali, misure di politica economica, interventi per la famiglia e le politiche sociali, la revisione del bilancio provinciale, il nuovo rapporto con Bolzano capoluogo: sono i 6 punti che il presidente Kompatscher aveva inserito nel suo programma dei primi 100 giorni. Riguardo alla riduzione dei costi della politica, Kompatscher ha ricordato che sono state dimezzate le spese di rappresentanza: nel capitolo della presidenza della Giunta provinciale sono scese da 4 milioni a 1,8 milioni, nella Giunta regionale sono state abolite per presidente e vice (e calate quindi da 90.000 a 15.000 euro). Inoltre sono state ridotte le auto di servizio provinciali e accorpate le funzioni del vicepresidente del Consiglio regionale e del Consiglio provinciale.

Sul piano delle riforme istituzionali – il punto 2 del programma – nei primi 100 giorni la Giunta ha saputo incidere: ha introdotto il limite del mandato per il presidente della Provincia, per i membri e revisori dei conti dei consigli d’amministrazione di società provinciali, ha unificato le competenze relative a riduzioni procedurali e organizzazione dell’amministrazione provinciale. Passi avanti, anche se iter non ancora completato, per il disegno di legge su riduzione della burocrazia e semplificazione normativa nonché sull’insediamento di un’assemblea sull’autonomia chiamata a preparare la riforma dello Statuto. Deve invece essere ancora attivato il gruppo di lavoro sulla riforma dell’Amministrazione. Avviata per contro la riforma dell’IPES, il locale istituto edilizia popolare.

Uno dei temi centrali dei primi cento giorni di governo è stata la politica economica (punto 3 in agenda), con l’obiettivo primario di sgravi fiscali per cittadini e imprese. La Giunta è riuscita ad approvare il taglio dell’IRAP e la riduzione dell’addizionale regionale IRPEF, per la quale è stata creata una “no tax area” sino ai 20.000 euro di reddito. Lo stesso principio di fondo, ovvero quello di abbattere il peso fiscale, è stato seguito anche per l’imposta municipale sugli immobili, la neo-nata IMI. «Questo punto non era previsto nel programma dei 100 giorni – ha spiegato Kompatscher – ma l’esecutivo ha già approvato la proposta di legge che proprio in questi giorni verrà discussa in Consiglio provinciale». Faceva parte del programma di inizio legislatura, invece, l’elaborazione di una legge per le grandi concessioni idroelettriche, e in questo caso il percorso è stato avviato con il gruppo di lavoro sull’energia, ma non è stato ancora concluso. Altro passaggio da completare, ma già in dirittura d’arrivo, è infine l’elaborazione di una legge sugli appalti che rispetti le linee guida della UE. «Saremmo i primi a livello europeo – ha sottolineato Kompatscher – a inserire il criterio del ciclo di vita di un prodotto e il parametro legato al cosiddetto “chilometro zero”. L’Unione Europea, da questo punto di vista, ci ha già garantito il suo sostegno».

Tra le misure a favore della famiglia e di politica sociale – il quarto punto del programma – figurano l’aiuto ai pensionati meno abbienti (un sostegno finanziario annuale ai precettori di pensione minima agendo sui rimborsi per i costi accessori delle abitazioni) e l’avvio della negoziazione con le parti sociali per migliorare la tutela della maternità nelle aziende private: la trattativa è avviata, ma non sarà semplice. A questi punti si sono aggiunti nei primi 100 giorni la regolamentazione della mobilità transfrontaliera dei pazienti nell’UE, più semplificata e flessibile rispetto alla normativa statale.

Nel medio periodo il principale obiettivo della Giunta provinciale resta la radicale revisione del bilancio provinciale. A creare le premesse per questa revisione della spesa pubblica legata al documento contabile sarà l’ormai prossimo insediamento di un gruppo di esperti (il punto 5 del programma). Saranno cinque, di cui tre di nomina del Consiglio provinciale e 2 delle parti sociali.

Ultimo dei 6 punti del programma dei 100 giorni era lo scambio regolare tra la provincia e il capoluogo. Un dialogo già avviato attraverso incontri a cadenza fissa tra presidente, sindaco di Bolzano e assessori competenti delle due giunte sui temi prioritari, dall’areale ferroviario alla mobilità cittadina e ai progetti culturali.

Oltre ai 6 punti prefissati per i primi 100 giorni, la Giunta ha portato avanti una serie di ulteriori provvedimenti essenziali per il territorio, la comunità e l’autonomia: Kompatscher ha ricordato tra l’altro la negoziazione in corso con il Governo per la riforma del Titolo V e le nuove modalità di finanziamento dell’autonomia (attraverso 4 gruppi  di lavoro Stato-Provincia), il riordino del sistema degli incentivi economici (con il blocco dei contributi per liquidare le domande arretrate), il piano “Alto Adige digitale 2020” per potenziare l’e-government nel rapporto PA-cittadini, l’agenda per il completamento della banda larga sul territorio e nell’ultimo miglio, la preparazione della nuova legge sulla promozione culturale (una sorta di Testo unico della cultura), la revisione dei criteri del DURP, l’accorpamento di sussidio casa e contributo al canone di locazione, il pacchetto di proposte al Governo per la riduzione dell’inquinamento lungo l’A22, l’avvio della gara pubblica per la gestione dei 26 rifugi alpini della Provincia, l’adeguamento del sistema tariffario legato all’Alto Adige Pass. Non da ultimo l’istituzione della Commissione provinciale per il lavoro e l’ampliamento del tavolo di confronto sul lavoro.