Nono concerto della Stagione sinfonica 2013-2014 dedicato a Puccini e Bernstein

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Arena Verona direttore Gianluca Martinenghi 1
Arena Verona direttore Gianluca Martinenghi 1Al Teatro Filarmonico di Verona l’Orchestra dell’Arena diretta da Gianluca Martinenghi

Sabato 3 maggio (ore 20.00; replica domenica 4 maggio, ore 17.00) per il nono concerto della Stagione sinfonica 2013-2014 al Teatro Filarmonico, il M° Gianluca Martinenghi dirige l’Orchestra dell’Arena di Verona nel Preludio Sinfonico di Giacomo Puccini, seguito dai Chichester Psalms di Leonard Bernstein e dalla Messa di Gloria di Puccini. Solisti il tenore Cataldo Caputo ed il baritono Davit Babayants, con la partecipazione del Coro di voci bianche A.LI.VE diretto da Paolo Facincani.

Composto nel 1882, anno precedente il diploma di Conservatorio, ed utilizzato sia nelle Villi che nella prima versione dell’Edgar, il Preludio Sinfonico in La maggiore di Puccini che apre il concerto al Teatro Filarmonico si basa sul progressivo sviluppo di un unico tema portante, presentato in tempo Andante e poi variato con un tessuto armonico e timbrico modificato ad arte nel minimo dettaglio. Di fatto, è una fantasia sinfonica in un unico movimento priva di programma, nella quale trapelano echi wagneriani che rimandano a Lohengrin e Tannhäuser, come ravvisano le cronache dell’epoca all’indomani della prima esecuzione del 15 luglio 1882 al Conservatorio di Milano, fino alla parte conclusiva «ricca ed elegante» che presenta aspetti tipicamente pucciniani.

Segue l’esecuzione dei Chichester Psalms di Bernstein, salmi e versetti salmodici in lingua ebraica, da parte del Coro di Fondazione Arena e del Coro di voci bianche A.LI.VE., presenza che conferisce il carattere di freschezza e giovanile energia all’esecuzione voluto dal compositore. Nella partitura si alternano pagine di grande vigore, che richiamano i ritmi di danza del popolarissimo musical West Side Story, a momenti di sospesa atmosfera meditativa. Per Bernstein stesso i Chichester Psalms sono «una cosa semplice e modesta, […] una versione infantile del Kaddish, così semplici e diretti, quindi a rischio di interpretazioni scorrette in chiave sentimentale».

Conclude il concerto la pucciniana Messa di Gloria, impropriamente così denominata nella prima edizione a stampa della partitura del 1951, anche perché il lavoro risulta completo di tutte e cinque le parti tradizionali dell’Ordinarium Missae. Il titolo originale che appare sull’autografo è infatti Messa a 4 con orchestra e vede protagoniste le voci di tenore e baritono, al Filarmonico di Verona rispettivamente dei solisti Cataldo Caputo e Davit Babayants. Composta dal musicista toscano come esame di diploma per conseguire il “brevetto in Composizione” all’Istituto musicale di Lucca, la Messa viene successivamente eseguita pubblicamente, come da tradizione locale, per la festa patronale di San Paolino il 12 luglio 1880.