Collaborazione scuola-lavoro, l’esperienza dell’azienda Bresolin di Bassano (VI)

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scuola lavoro esperienza azienda bresolin bassano 2 1Premiato dalla regione Veneto il laboratorio “workschool”. Riconosciuto il valore formativo dell’esperienza

Il laboratorio scuola-lavoro realizzato in questi anni dall’azienda Bresolin di Bassano (leader nazionale nella diagnostica e nei ricambi dei motori) aperto agli studenti dei maggiori istituti professionali e tecnici e dei licei della città si è rivelato un’eccellenza riconosciuta e premiata a livello nazionale e un esempio da seguire per la Regione Veneto.

Nella sede dell’azienda, alla presenza dell’assessore regionale all’istruzione formazione e lavoro Elena Donazzan, degli studenti, dei docenti, di Daniele Bresolin titolare dell’azienda e di Giuseppe Ziliotto presidente di Confindustria Vicenza, si è tenuta la manifestazione che ha tratto il bilancio dell’attività del laboratorio 2013 al quale hanno partecipato attivamente e con profitto teorico e soprattutto pratico decine di studenti degli istituti Fermi ed Einaudi, dell’IPSIA Scotton, dei licei Brocchi e Da Ponte.

Donazzan nel suo saluto agli studenti/corsisti ha sottolineato la positiva esperienza fatta dall’azienda Bresolin «tanto che l’abbiamo riconosciuta come modello per il Veneto, e nella programmazione europea per quanto riguarda la nostra Regione sono inseriti i “laboratori in azienda con valenza formativa” ai quali di attribuisce piena dignità rispetto alle scuole. In particolare perché in questi settori e per gli istituti tecnici e professionali, ciò che si insegna in via teorica viene poi subito messo in pratica. Come Regione – ha aggiunto Donazzan – abbiamo raggiunto l’obiettivo di aumentare le esperienze concrete di alternanza tra scuola e lavoro, facendo avvicinare questi due mondi che prima lavoravano e vivevano in compartimenti stagni e distanti tra loro, mettendo a disposizione delle scuole da parte delle aziende laboratori tecnologicamente avanzati e avvicinando e favorendo l’ingresso nel mondo del lavoro di questi ragazzi».

L’assessore ha ricordato, tra l’altro, che la Regione utilizzerà molte delle risorse che fanno capo a “Garanzia Giovani” i fondi europei di 83 milioni di euro rivolti ai giovani disoccupati tra i 15-24 e tra i 24-29 anni proprio per aumentare il numero delle esperienze dirette dei giovani in azienda; nel 2013, sono stati 35.000 i ragazzi veneti coinvolti in tirocini formativi e esperienze lavorative (di cui 15.000 nei tirocini che hanno conseguito contratti di lavoro in pratica al cento per cento). Molto importante anche, secondo Donazzan, l’accordo tra Regione e Confindustria per il ‘patto di prima occupazione’ che riduce i tempi di conoscenza tra aziende e giovani, facendo fare esperienza delle aziende agli studenti degli ultimi anni delle superiori, in prospettiva quindi, combattendo il precariato.

Daniele Bresolin si è detto orgoglioso e commosso del successo del laboratorio, aggiungendo che suo obiettivo è il trasferimento della cultura del lavoro ai giovani e alle nuove generazioni. Il “Progetto Workschool” ha ricevuto, tra l’altro, i premi “Educational Award” ed “Orientagiovani”.