Infrastrutture in Veneto, firmato il protocollo d’intesa sull’alta velocità. Al Cipe arriva la Valdastico Nord

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treno alta velocitàZaia: «questa è la dimostrazione che quando il Veneto fa squadra, vince»

Dopo oltre 10 anni di approfondimenti tecnici e amministrativi e di studio di progetti alternativi, si è finalmente individuata una soluzione condivisa e fattibile per la risoluzione dell’attraversamento della città di Vicenza con la linea ferroviaria ad AV-AC della linea Verona – Padova.

Al Ministero delle infrastrutture, alla presenza del ministro Maurizio Lupi, è stato sottoscritto un protocollo d’intesa tra ministero, regione del Veneto, comune di Vicenza rappresentato dal sindaco Achille Variati, Camera di commercio rappresentata dal presidente Paolo Mariani, e RFI – Rete ferroviaria italiana rappresentata dall’amministratore delegato Maurizio Gentile e alla presenza del presidente dell’Associazione Industriale di Vicenza Giuseppe Zigliotto che da sempre è in prima linea sulla realizzazione di nuove infrastrutture in regione.

La soluzione concordata consente l’attraversamento del centro di Vicenza senza il ricorso a gallerie profonde, a suo tempo ipotizzate; viene prevista una nuova stazione ferroviaria per AV-AC a Vicenza Ovest, una nuova fermata ferroviaria nei pressi del Tribunale per le linee SFMR (regionali), e il collegamento tra il centro di Vicenza e i nuovi terminal.

Le opere previste consentiranno inoltre un riordino urbanistico, la ricucitura tra la città e il quartiere ferrovieri, oggi divisi dalla linea ferroviaria, nonché il conseguimento della sicurezza idraulica delle aree interessate. Il prossimo obiettivo è fissato tra quattro mesi con l’avvio delle procedure di approvazione del progetto complessivo.

«La firma odierna è un grandissimo risultato, che finalmente sgombra la strada al potenziamento del sistema ferroviario italiano lungo la direttrice Est – Ovest, strategica perché qui corre la maggior parte del traffico merci nazionale e una gran parte di quello che dai Paesi dell’Est viaggia verso l’Europa – commenta a caldo il presidente del Veneto, Luca Zaia – è soprattutto la dimostrazione che, quando il Veneto fa squadra, è vincente e supera ogni ostacolo. Per questo vorrei ringraziare tutta la delegazione veneta presente, il sindaco Achille Variati e l’amministrazione comunale di Vicenza che ha saputo fare sintesi e trovare le giuste soluzioni, i presidenti Zigliotto e Mariani».

«La soluzione del nodo vicentino del tracciato elimina infatti le problematiche residue del collegamento Av/Ac Milano – Venezia, ora va finanziato e realizzato con coerenza e celermente. Siamo già troppo in ritardo – ha concluso Zaia – Potenziare la ferrovia con una nuova coppia di binari lungo questa tratta, con soluzioni ingegneristiche tra le più moderne, non servirà tanto a migliorare la mobilità delle persone, ma consentirà di potenziare concretamente la capacità di trasporto merci. E’ una risposta che ci serve per dare contenuto all’intermodalità e se per rendere il nostro sistema infrastrutturale stradale e autostradale meno pericoloso, inquinante e impattante sul territorio e sulle nostre comunità».

Soddisfatto anche il sindaco di Vicenza Achille Variati: «c’è grande soddisfazione per una firma che rappresenta un passaggio storico per la città ed il territorio provinciale. Un risultato ottenuto grazie ad un gioco di squadra che ha visto protagonisti il comune e le categorie economiche che insieme hanno elaborato lo studio preliminare, e la Regione del Veneto con la quale c’è stata una grande collaborazione. Ora inizia la fase operativa in cui sarà elaborato, nei prossimi quattro mesi, il progetto di un’infrastruttura fondamentale per il futuro».

Il via libera al protocollo ferroviario prelude anche ad un altro importante sblocco: a breve il Cipe si dovrà pronunciare sul completamento della Valdastico Nord, da lustri bloccata al confine con il Trentino per il veto della provincia autonoma. Da ambienti ministeriali si fa trapelare la volontà di risolvere definitivamente la questione, dando il via libera al completamento dell’asse destinato a collegare i porti dell’alto Adriatico con la direttrice verso il nord Europa, dando il via libera ad un’ingente volume d’investimenti.