Oncologia ad Udine, 10 anni di sperimentazioni con successo

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10 anni oncologia udine 1Telesca: «l’esperienza maturata faranno da base per i successivi sviluppi»

Il Dipartimento ad attività integrata (Dai) di Oncologia dell’Azienda ospedaliera universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine ha compiuto i dieci anni di attività e per celebrare la ricorrenza sono giunti la presidente della regione Friuli Venezia Gulia Debora Serracchiani e l’assessore alla sanità Maria Sandra Telesca.

Serracchiani ha colto l’occasione per rilanciare sulla riforma della sanità regionale in discussone in Consiglio: «la riforma della sanità è una sfida al cambiamento ma è soprattutto una sfida culturale, la stessa che è stata posta alla base della sperimentazione attuata dieci anni fa a Udine per creare il dipartimento di Oncologia, integrando Ospedale e Università. L’esperienza decennale di cui si presenta il bilancio è un modello di prassi, sviluppata sulla base della buona volontà dei singoli, che ha saputo rispondere con anticipo a un’esigenza di integrazione tra ateneo e ospedale. Lo stesso spirito oggi ci porta ad affrontare una riforma della sanità che potremmo definire una terza fase di questa prassi». La presidente ha sottolineato l’urgenza che sottende all’approvazione della riforma: «la sanità regionale, per quanto abbia punte di eccellenza, ha dei problemi che vanno affrontati adesso prima che diventino criticità insuperabili».

E’ stato il direttore dell’Azienda ospedaliero universitaria Mauro Delendi ad introdurre l’incontro “Dal DIASO al DAI di oncologia: 10 anni di integrazione Ospedale-Università. Cosa abbiamo imparato”, organizzato per fare un bilancio «ma soprattutto – ha sottolineato Delendi – per riflettere sul futuro, alla luce della riforma sanitaria regionale che prevede un nuovo Protocollo d’intesa tra Regione e Università».

All’incontro sono intervenuti il rettore dell’Università Udine, Alberto Felice De Toni, il sindaco di Udine, Furio Honsell, mentre il bilancio e i dati relativi al Dipartimento sono stati illustrati dal direttore, Gianpiero Fasola.

Dal 1 ottobre 2004 – data in cui prendeva il via la sperimentazione del Dipartimento interaziendale di Oncologia del Polo ospedaliero udinese, seguita dall’istituzione della nuova Azienda ospedaliero-universitaria – ad oggi sono state registrate nel Polo udinese 21.274 cartelle oncologiche, 6.000 delle quali di pazienti già in carico al momento dell’integrazione, e oltre 15.000 nuovi casi. Ogni anno vengono valutati circa 1.500 nuovi pazienti, 1.000 dei quali avviati a trattamenti. La spesa per i farmaci oncologici nel 2014 sarà di oltre 6,5 milioni di euro, ai quali vanno aggiunti i costi dei trattamenti nell’ambito di sperimentazioni (attorno a 1 milione di euro/anno) che però non sono a carico del Ssr.

In 10 anni sono state attivate oltre 210 sperimentazioni cliniche; attualmente sono attivi 31 studi clinici in tutte le principali patologie oncologiche. I pazienti reclutati negli ultimi 10 anni sono stati 2.317, offrendo spesso nuove opportunità di cura non ancora disponibili in tutti gli ospedali. Dal 2005 ad oggi la Scuola di oncologia dell’Università di Udine ha formato 41 specialisti. Di questi, 30 ricoprono già un ruolo nelle strutture del Servizio sanitario, 26 in Friuli Venezia Giulia. Attualmente frequentano la Scuola di oncologia 16 giovani medici; nel 2015 altri 5 medici acquisiranno il titolo di specialista. Negli ultimi 2 anni l’attività di ricerca dell’oncologia udinese ha prodotto più di 50 lavori scientifici, pubblicati su riviste ad elevato “impact factor”. Alcuni studi (in collaborazione con prestigiose istituzioni di altri Paesi europei o nord americani) sono apparsi su riviste quali Journal of Clinical Oncology, New England Journal of Medicine, The Lancet e The Lancet Oncology.