Corecom Friuli Venezia Giulia, bilancio attività 2014

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fvg presidente corecom giovanni marzini 1Alla struttura spetta la gestione dei rapporti tra aziende di telecomunicazioni e radiotelevisive e gli utenti

Il nuovo Corecom Friuli Venezia Giulia, passato da 5 a 3 componenti, ha svolto un ruolo nella riapertura, dopo anni, del tavolo di confronto tra Rai e Regione Fvg, frutto di un accordo tra le presidenti Serracchiani e Tarantola, che si riunisce con cadenza semestrale. Il Corecom ha poi incrementato la funzione di conciliatore nelle controversie tra utenti e gestori di rete telefonica fissa, mobile, servizio Internet e servizi tv a pagamento, da quando sono stati avviati gli sportelli sul territorio.

E’ il bilancio “positivo” tracciato dall’attività annuale del Comitato regionale comunicazioni. In un incontro introdotto dal presidente del Consiglio regionale Franco Iacop, è stato ricordato che il Corecom oltre al rinnovo di strutture e rappresentanze ha registrato il rinnovato collocamento in seno al Consiglio regionale.

Il presidente dell’organo di garanzia e vigilanza, Giovanni Marzini, ha ricordato che le «istanze presentate nel 2014 sono state 1.654, di cui concluse 1517; 806 gli accordi conclusi, 335 quelli raggiunti nel corso del procedimento, 213 i mancati accordi. Una suddivisione per province, vede in percentuale al primo posto Trieste (46,8), seguita da Udine (28,2), Pordenone (14,1) e Gorizia (10,1)». E’ stato inoltre riavviato lo sportello a Udine (in via Ippolito Nievo) e nel 2015 ne sarà aperto uno anche a Pordenone. I valori della conciliazione a favore dell’utenza si attestano a oltre 500.000 euro nel 2014, ma «è un valore sottostimato – ha precisato Marzini – in quanto molti procedimenti si sono conclusi ex udienza (dato nazionale complessivo è di oltre 25 milioni di euro l’anno restituiti)». Fra le funzioni delegate accolte dal Corecom FVG c’è tenuta e gestione del Registro degli operatori di comunicazione (ROC), al quale gli iscritti sono 189. Per vigilanza e controllo sui media locali, Corecom registra le conseguenze della crisi sull’informazione locale, con ridimensionamenti di fatturati e personale. «Nonostante ciò, nessuna emittente locale ha cessato l’attività, in taluni casi grazie ai contributi statali che il ministero Sviluppo economico ogni anno assegna in base a un bando di gara che il Corecom applica – ha concluso Marzini – Risorse che nel 2013 evidenziano una significativa differenza fra gli importi percepiti dalle prime 5 emittenti in graduatoria e le restanti; inoltre più della metà delle emittenti in graduatoria ha sede operativa in Veneto. L’assegnazione dei contributi (che si è significativamente ridotta negli ultimi due anni) è disciplinata da un regolamento che ci trova piuttosto critici – ha detto Marzini, auspicando che il cambiamento di cui si parla veda la salvaguardia delle emittenti più piccole».