Meccanica: focus sui trattamenti superficiali antiusura

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Confindustria Udine Da sin. Eva Vessel Alessandra Sangoi e Alex Lanzutti foto Fabbro
La sede di Confindustria Udine ospita un seminario sulle nuove tecnologie

 

Confindustria Udine Da sin. Eva Vessel Alessandra Sangoi e Alex Lanzutti foto FabbroLe nuove tecniche per i trattamenti superficiali dei materiali sono state le protagoniste di un seminario ospitato nella sede di Confindustria Udine. «Nel mercato attuale è sempre più avvertita la necessità di incrementare la durata nel tempo di componenti meccanici metallici o, a parità di durata, di accrescere il livello delle prestazioni. Da qui l’organizzazione di questo workshop che nasce proprio dall’esigenza di sviluppare la collaborazione e le sinergie tra imprese regionali della filiera produttiva della metalmeccanica e le strutture scientifiche al fine di trasferire i risultati della ricerca scientifica e di promuovere le attività di sviluppo tecnologico nel settore dei trattamenti superficiali antiusura».

E’ quanto ha dichiarato Alessandra Sangoi, vice-presidente e delegato all’innovazione di Confindustria Udine, aprendo mercoledì 23 settembre a palazzo Torriani il Focus Technology Workshop promosso da Area Science Park, in collaborazione con Confindustria Udine, dal titolo “Trattamenti superficiali antiusura: traiettorie di sviluppo collaborativo per il settore della meccanica”. 

Sangoi poi ha ricordato come Confindustria Udine, nelle attività di partenariato con la Regione per la definizione dell’allocazione delle risorse destinate alla ricerca e innovazione e alla competitività delle imprese, abbia sostenuto l’innovazione nella filiera meccanica in quanto trattasi del segmento più importante del tessuto produttivo del Friuli Venezia Giulia che conta ben 3.400 unità operative in grado di impiegare circa 55.000 occupati. Non a caso, la Regione ha delineato, nel suo documento di strategia regionale di ricerca e innovazione,  che la filiera produttiva metalmeccanica è tra le 5 strategie che saranno beneficiarie di finanziamenti. Le innovazioni tecnologiche strategiche definite dalla Regione per il comparto metalmeccanico sono legate ai processi di produzione dei manufatti; esse riguardano le diverse modalità di lavorazione dei componenti, l’uso di nuovi materiali come quelli compositi e le nuove formule per i rivestimenti e il trattamento delle superfici metalliche.

«Il workshop – ha ricordato Eva Vessel, responsabile dell’Ufficio per l’innovazione delle imprese di Area Science Park – è una delle attività promosse nell’ambito del progetto Innovation Network ed è il terzo di una serie di tavoli tecnici, organizzati da AREA e dedicati a condividere opportunità e idee di sviluppo tecnologico, a mettere a sistema competenze e tecnologie presenti in Friuli Venezia Giulia per sperimentare soluzioni in modalità collaborativa nei settori ad elevata specializzazione produttiva».

Il tavolo di lavoro – moderato dal prof. Lorenzo Fedrizzi e a cui sono intervenuti in qualità di relatori Maria Lekka e Alex Lanzutti, dell’Università di Udine, e Valeria Adriani, di Matech – ha evidenziato come molte siano le novità nel settore dei trattamenti sia relativamente a nuove tecnologie di processo che di tipologia di apporti. La ricerca applicata nel settore dei materiali e dei trattamenti superficiali innovativi, è una delle sfide più interessanti per il prossimo futuro dell’industria meccanica e, considerata l’importanza del settore per la nostra regione, diventa fattore essenziale di competitività del nostro intero comparto manifatturiero.

All’incontro di palazzo Torriani sono state invitate le aziende che dispongono di impianti di trattamento superficiale affinché si possano confrontare con gli utilizzatori e con gli addetti alla ricerca sullo stato dell’arte delle soluzioni disponibili ma soprattutto sulle potenzialità di sviluppo delle tecnologie di trattamento. «Mi auguro che questo focus technology – ha concluso Sangoi – abbia costituito un’occasione di confronto tecnico-operativo tra imprese ed esperti di settore con l’obiettivo di migliorare la conoscenza tra le imprese e i diversi operatori della ricerca e con l’auspicio di far emergere progetti di progresso tecnologico condivisi».