Regione Veneto, la Giunta razionalizza la spesa con un maxiemendamento

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Veneto 2015 nuova giunta regionale Luca Zaia presenta
Ridotta la spesa di 100 milioni di euro. Stanziate risorse anche per il sostegno locativo delle famiglie in difficoltà

 

Veneto 2015 nuova giunta regionale Luca Zaia presentaAl progetto di legge n. 11 per la razionalizzazione della spesa regionale, di cui è primo firmatario il presidente della Regione Luca Zaia, si affianca un corposo emendamento della giunta regionale che è stato presentato a Palazzo Ferro Fini alla prima commissione consiliare, riunita sotto la presidenza di Marino Finozzi, dal vicepresidente e assessore al bilancio Gianluca Forcolin.

La manovra emendativa, oltre ad abrogare 23 articoli delle legge di stabilità regionale per l’esercizio 2015, comporterà un ridimensionamento della spesa per quasi cento milioni di euro, di cui due terzi relativi alla spesa corrente e un terzo circa in conto investimenti, e una rimodulazione delle risorse.

Forcolin ha spiegato che il maximendamento proposto dalla giunta regionale prevede due importanti novità. La prima è l’istituzione di un fondo di 20 milioni per le calamità naturali, con l’obiettivo di poter attuare un programma di interventi per la sicurezza e la difesa del suolo, senza dover sempre inseguire le emergenze, la seconda è l’istituzione di una nuova linea di spesa per circa 11 milioni di euro per il finanziamento delle deleghe delle Province, che va a completare il fabbisogno complessivo per le funzioni conferite alle amministrazioni provinciali in base alla cosiddetta Riforma Delrio. L’importo va ad aggiungersi ai 17 milioni di euro già previsti a bilancio, portando il totale a oltre 28 milioni di euro per coprire il fabbisogno in termini di spesa per il personale. «Questa previsione – ha detto Forcolin – trova corrispondenza con il disegno di legge per il riordino delle funzioni amministrative delle Province, che sarà presentato al Consiglio regionale per essere approvato entro il 31 ottobre. La logica con cui è stato proposto questo emendamento, fortemente voluto dal presidente Zaia è di cancellare alcuni capitoli di spesa della legge di stabilità 2015, che erano stati previsti con modalità discutibili nelle tornate conclusive della passata legislatura, e soprattutto di rimodulare le risorse resesi così disponibili per dare anche risposta concreta sia in termini politici, sia finanziari a esigenze sociali e occupazionali». 

La Giunta regionale del Veneto ha dato il via libera ai criteri di riparto tra i comuni del Fondo sostegno affitti 2015, destinato a sostenere il pagamento del canone di locazione per i nuclei in difficoltà economica, con reddito Isee inferiore ai 13.000 euro. Il fondo 2015, tra quota regionale (6,7 milioni di euro) e cofinanziamento dei comuni (circa 2 milioni) ammonta a 8.769.715 euro, ripartiti tra le 406 amministrazioni comunali che ne hanno fatto richiesta. 

Nel contempo l’esecutivo regionale ha provveduto a integrare con 791.000 euro il fondo 2014 per gli inquilini che non riescono più a pagare l’affitto a causa delle perdita del posto di lavoro o per l’aggravamento delle condizioni di salute. Il fondo viene ripartito tra 12 comuni ad alta tensione abitativa (Venezia, Padova, Vicenza e Verona tra i capoluoghi, Castelfranco, Conegliano e Montebelluna in provincia di Treviso, Mira in provincia di Venezia, Abano in provincia di Padova, Schio nel Vicentino, Bussolengo, Legnago e San Giovanni Lupatoto nel Veronese) e porta a 1,8 milioni la dotazione finanziaria messa a disposizione per chiudere i procedimenti aperti contro i cosiddetti “morosi incolpevoli”.

«Sono due interventi significativi di contrasto alla povertà che aiuteranno chi versa in condizioni economiche precarie a conservare la casa nella quale risiede – sottolinea l’assessore al sociale Manuela Lanzarin, alla quale spetta anche la delega all’edilizia residenziale pubblica –. L’aiuto pubblico per la casa è una delle dimensioni importanti del sistema di welfare, per sostenere la dignità delle persone e le potenzialità di inserimento sociale. Sarà mia cura fare in modo che le risorse per il sostegno agli affitti siano liquidate celermente ai comuni interessati. Stiamo lavorando, inoltre, per riuscire ad anticipare ai comuni un acconto sul 2015 del fondo di sostegno agli inquilini morosi per forza maggiore, in modo da aiutare chi ha perso il lavoro o la salute a non incorrere in una procedura di sfratto».