Friuli Venezia Giulia, 55 milioni di euro per la riqualificazione immobiliare dei centri urbani

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Ugo Debernardi Am del Finint Mariagrazia Santoro Debora Serracchiani e Paola Delmonte Cas dep Pres
Stanziati anche 8 milioni (con un effetto leva di oltre 50) a favore del fondo per l’edilizia popolare

 

Ugo Debernardi Am del Finint Mariagrazia Santoro Debora Serracchiani e Paola Delmonte Cas dep Pres«Tra i primi settori produttivi a cui l’amministrazione regionale del Friuli Venezia Giulia ha dedicato la sua attenzione c’è l’edilizia, nella convinzione che per affrontare e superare la crisi questo comparto rimane centrale e trainante, pur in un quadro di profondi mutamenti e riadattamenti» ha affermato la presidente della Regione, Debora Serracchiani, in occasione dell’assemblea generale dell’Associazione costruttori-Ance di Pordenone riunitasi al ridotto del Teatro Verdi.

Il “bene casa” e i processi di produzione di valore nel quadro di un mercato immobiliare alla prova del cambiamento è stato il tema attorno al quale si sono incentrati gli interventi, introdotti dal presidente dell’Ance pordenonese Walter Lorenzon. Rispondendo al presidente regionale Ance Valerio Pontarolo, che nella sua relazione aveva rilevato come «mai come in questi tempi recenti l’associazione dei costruttori è stata ascoltata dall’istituzione Regione e ha potuto intervenire nel processo di definizione delle principali riforme del comparto», Serracchiani ha voluto ribadire come sia stato importante anche per la pubblica amministrazione il confronto con il mondo imprenditoriale. «Abbiamo ascoltato Ance FVG, perché c’era oggettivamente necessità di ascolto da parte nostra: questo percorso è sfociato nel Tavolo permanente sulla casa che ha dato vita a un protocollo d’intesa che oggi ha già portato a concretizzare alcune azioni che abbiamo incentrato sul tema del riuso e della riqualificazione», ha affermato la presidente ribadendo però come una premessa imprescindibile, che «le politiche industriali non competono alla Regione. Alla pubblica amministrazione compete accompagnare le politiche indicate dalla  vocazione di un territorio». 

Serracchiani ha ricordato l’investimento complessivo di 55 milioni di euro nel 2015 per indirizzare la riqualificazione centri urbani, il recupero degli immobili Ater ora sfitti, l’investimento sull’efficientamento energetico. Non da ultimo, la presidente ha richiamato l’intervento da 8 milioni di euro sull’housing sociale. «Il bando a valere sulla legge del riuso sta andando molto bene, tanto che verranno stanziati ulteriori 10 milioni di euro in legge di stabilità. Ciò – ha richiamato la presidente – porterà il “tesoretto” a 20 milioni di euro complessivi».

Grazie all’ascolto delle associazioni di categoria, dei professionisti e dopo un’attenta disamina della situazione sociale attuale, Serracchiani ha ricordato come la «Regione sia intervenuta riadattando modelli di interventi già esistenti per dare risposte nell’emergenza o creandone di nuovi più rispondenti agli attuali bisogni».

Ricordando come anche la prossima legge quadro sulla politica della casa sarà da intendere come «ulteriore segnale di attenzione al settore, perché contribuirà a semplificare i riferimenti normativi», Serracchiani ha concluso l’intervento citando anche il sostegno con fondi regionali alle casse integrazioni del sistema della Cassa edile nel momento di massima crisi. «Un intervento di cui andiamo molto orgogliosi perché si tratta di uno strumento adottato dal Friuli Venezia Giulia per la prima volta e che poi è stato fatto proprio dalla Cassa edile nazionale e riproposto su scala italiana». 

All’assemblea, le cui conclusioni sono state tratte dal presidente nazionale Ance Claudio De Albertis, sono intervenuti anche il rettore dell’Università di Udine, Alberto Felice De Toni, il segretario Ance PN Giovanni Bozzo e Emanuele Parpinelli, direttore generale Sacilese Vetraria che ha portato la testimonianza di un’azienda innovatrice.

Infine, Sergio Maset, direttore di “Idea Tolomeo”, ha presentato i risultati dell’indagine realizzata per Ance Pordenone sulle nuove prospettive dell’abitare e la riattivazione del mercato. A conclusione della presentazione dei dati, Maset ha indicato come sia centrale «favorire i processi di sostituzione delle abitazioni, tenendo conto di diverse priorità – generazionale, sociale, territoriale – e rimuovere i freni alla ricerca di una nuova casa».

Con l’obiettivo di mettere a disposizione alloggi e servizi abitatiti a canoni di affitto calmierati e a prezzi di vendita contenuti, la Regione Friuli Venezia Giulia ha sottoscritto quote per otto milioni di euro di un fondo di investimento immobiliare (denominato “Fondo housing sociale FVG”), gestito da Finint, Finanziaria internazionale Investments, società di gestione del risparmio autorizzata da Banca d’Italia e presentato da Debora Serracchiani, l’assessore all’edilizia, Mariagrazia Santoro, Ugo Debernardi, amministratore delegato di Finint, e Paola Delmonte, di Cdp/Cassa depositi e prestiti investimenti sgr.

L’housing sociale è pensato per cittadini con reddito medio basso che non riescono a pagare un affitto o contrarre un mutuo sul mercato privato e tuttavia non hanno i requisiti economici e sociali per accedere alle graduatorie dell’edilizia residenziale pubblica, le cosiddette case popolari. Una «fascia grigia, che la crisi ha messo in difficoltà», come l’ha definita la presidente Serracchiani, cui saranno destinati specifici bandi, che prevedono un limite Isee di 29.000 euro l’anno. In un contesto in  cui «nell’ambito della riforma dell’edilizia – secondo l’assessore Santoro -, sarà attivato uno “sportello risposta casa”, attraverso il quale saranno date ai cittadini tutte le informazioni necessarie ad ottenere un alloggio, vuoi popolare vuoi sociale».

«E’ un tassello importante nelle politiche regionali per la casa. Dopo i 14,5 milioni di euro destinati al recupero di circa 2.800 alloggi sfitti delle Ater, per la prima volta – ha affermato Serracchiani – sottoscriviamo un fondo immobiliare, con 8 milioni che, grazie all’intervento di Finint e l’aiuto di Cassa depositi e prestiti, hanno un effetto moltiplicatore che vale 56 milioni di euro e consente, al momento, di realizzare complessivamente 443 alloggi», che all’80% saranno affittati. «Si tratta prevalentemente di ristrutturazioni e non di nuovo consumo del suolo», ha puntualizzato la presidente.

Il “Fondo HS FVG”, promosso dal Consorzio Housing Sociale FVG e gestito da Finint Investments sgr, è nato nel luglio del 2013. Ha già provveduto alla ristrutturazione e riqualificazione energetica di 18 alloggi a Pordenone e 12 a Maniago (previsti in tutto 27). Un altro intervento è in corso a Remanzacco. Altri ancora sono già programmati a Sacile (34 alloggi), San Daniele del Friuli (37), Gorizia (17, Udine (78), Trieste 94, Monfalcone (77) Mariano del Friuli (11) e Lignano (20).

L’obiettivo auspicato è di ampliare ulteriormente la platea dei sottoscrittori del Fondo, coinvolgendo altri soggetti pubblici (enti locali) e privati (istituti bancari) per accrescere l’apporto finanziario e soddisfare in misura ancora maggiore il bisogno abitativo in Friuli Venezia Giulia. «Stiamo lavorando per inserire in questo contesto anche il recupero di 600 alloggi demaniali», ha annunciato l’assessore Santoro.

«Per CDP Investimenti sgr la partecipazione della Regione al Fondo HS FVG è un’ulteriore autorevole conferma della validità del partenariato pubblico-privato che è alla base dell’impegno del Fondo Investimenti per l’Abitare e dell’intero Gruppo Cdp per far fronte alle crescenti necessità abitative – ha affermato in una nota Vladimiro Ceci, presidente Cdp Investimenti sgr -. E’ senz’altro un momento importante perché dopo le esperienze dei fondi di “housing sociale” di promozione pubblica siamo di fronte al modello in cui una Regione decide di selezionare uno strumento già esistente e operativo e di investire risorse per accrescere il proprio impegno nell’housing sociale, assicurando il coordinamento con le politiche abitative. Ci auguriamo che presto altre Regioni possano intraprendere lo stesso percorso virtuoso che ha portato la Regione Friuli Venezia Giulia, assieme alla Toscana, ad investire nei rispettivi fondi locali di “social housing”».

«La decisione della Regione Friuli Venezia Giulia di investire nel fondo “Housing Sociale FVG” – ha spiegato Ugo Debernardi, amministratore delegato di Investimenti immobiliari di Finint Investments sgr – rappresenta certamente una modalità  innovativa per rispondere alle necessità abitative dei cittadini del Friuli Venezia Giulia e si traduce in un punto di svolta fondamentale per il futuro del fondo stesso. Grazie all’apporto di queste nuove risorse, infatti, il Fondo potrà proseguire nell’obiettivo di realizzare alloggi sociali da locare a canone calmierato attraverso la  valorizzazione, rigenerazione e riuso delle aree urbane dismesse e favorendo al contempo l’economia del territorio attraverso il coinvolgimento delle imprese locali».