Referendum veneto per più autonomia: Zaia chiede formalmente l’“election day”

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bandiera gonfalone veneto san marco leone
Lettera a Mattarella, Renzi e Alfano per unificare in un’unica giornata il referendum costituzionale e quello per l’autonomia del Veneto per evitare l’inutile spreco di risorse

 

bandiera gonfalone veneto san marco leoneIl presidente della Regione del Veneto Luca Zaia ha inviato al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al presidente del Consiglio Matteo Renzi, e al ministro dell’Interno Angelino Alfano una lettera con la quale chiede formalmente che il referendum per una maggiore autonomia del Veneto si tenga in un “election day” in concomitanza con quello sulle riforme costituzionali nazionali.

«La Regione del Veneto, che ho l’onore di rappresentare soprattutto in questo difficile momento storico – è la premessa –  stanti anche le ben note, perduranti, avverse contingenze economiche, persegue da tempo l’obiettivo dell’acquisizione di un’autonomia differenziata. Nel marzo di quest’anno ho formalmente richiesto al Governo l’avvio di un negoziato per un confronto serio sulle proposte di maggiore autonomia per il Veneto; è di questi ultimissimi giorni la conferma del ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Enrico Costa, che la procedura negoziale avrà finalmente corso».

«In attuazione della legge regionale n. 15 del 19 giugno 2014 e dell’incarico conferitomi dal Consiglio regionale del Veneto – scrive ancora il Governatore – intendo ora procedere all’indizione del referendum consultivo finalizzato a consentire agli elettori del Veneto di esprimersi, nei termini autorizzati dalla Corte costituzionale, circa l’attribuzione alla Regione di ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia». «Sul punto la legge regionale, attenta alle esigenze di imprescindibile contenimento generale dei costi delle Istituzioni e Amministrazioni pubbliche e nell’ottica consolidata di massimizzazione del risparmio della spesa – fa presente Zaia –  ha previsto che la data per lo svolgimento del referendum sia fissata, previa intesa con le competenti autorità statali, in concomitanza con lo svolgimento delle altre consultazioni elettorali o referendarie di carattere nazionale».

«Auspicando che la necessità di salvaguardia di una gestione attenta delle risorse pubbliche incontri la sensibilità istituzionale e politica delle più alte Rappresentanze dello Stato – prosegue la lettera –  sono a chiedere di voler consentire lo svolgimento abbinato del referendum consultivo dei cittadini del Veneto con il referendum popolare di cui all’articolo 138 della Costituzione per l’approvazione della Riforma della Costituzione approvata lo scorso 12 aprile, secondo il principio dell’“election day”». 

Il Governatore del Veneto, coglie infine l’occasione «per segnalare l’esigenza, data la ristrettezza dei termini presunti di svolgimento del Referendum costituzionale, di ricevere un cortese sollecito riscontro alla presente richiesta evidenziando che, qualora non dovessero giungere indicazioni in merito, la Regione dovrà comunque attivarsi per garantire il corretto e regolare svolgimento della consultazione referendaria, che comporterà necessariamente un aggravio di costi rispetto alle economie e ai risparmi conseguibili con l’“election day”».