Friuli Venezia Giulia candidato ad essere il ponte verso i Balcani

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Cciaa Ts incontro FVG balcani
Incontro a Trieste nella sede della Camera di commercio dei rappresentanti camerali di Serbia e Kosovo con Serracchiani e Ambasciatore Manzo 

 

Cciaa Ts incontro FVG balcaniCreare a Trieste la Camera di commercio dei Balcani: è la proposta avanzata dalle delegazioni delle Camere di commercio della Serbia e del Kosovo, guidate da Marko Cadez e Safet Gerxhaliu, che hanno incontrato il presidente della Camera di Trieste, Antonio Paoletti e la presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, alla presenza dell’Ambasciatore d’Italia in Serbia, Giuseppe Manzo e del sindaco Roberto Dipiazza.

Una sfida che il presidente Paoletti ha accettato rimarcando «l’importanza dei rapporti con i Balcani nell’attività della Camera di commercio» e sottolineando come primo passo «l’impegno per ripristinare il collegamento aereo Trieste-Belgrado, estendendolo anche a Pristina». Temi che si incardinano nel “Processo di Berlino”, l’iniziativa diplomatica per l’allargamento dell’Unione europea ai Balcani occidentali, che vede il Friuli Venezia Giulia e Trieste in prima fila: «il sistema camerale italiano, e in particolare la Camera di Trieste – ha notato Paoletti – credono fortemente nelle attività congiunte di sviluppo economico come fattore efficace per sviluppare il dialogo e la collaborazione, anche e soprattutto in contesti politici ed economici dove essi appaiono più complessi. Abbiamo una lunga tradizione di cooperazione, iniziata già con il sistema camerale jugoslavo e proficuamente proseguita con le Camere dei Paesi che alla Jugoslavia sono succeduti». Serracchiani ha ricordato che «la prima visita istituzionale è stata in Serbia proprio per mettere l’accento sulle grandi opportunità offerte dalla regione come ponte verso i Balcani, e credo che questo dovrà proseguire nell’ottica di una visione comune per tenere insieme un’area europea delicata ma ricca di opportunità. Dopo quelli siglati in passato siamo pronti a sottoscrivere nuovi memorandum d’intesa tra la Regione e la Serbia e stiamo lavorando per consolidare i rapporti economici e culturali. La giornata odierna è quindi importante perché l’Italia ha interesse a rafforzare le relazioni con i Balcani e perché si inserisce nel processo di Berlino nell’ambito del quale si parla dei Balcani in prospettiva europea». 

Per l’ambasciatore Manzo «il nostro Paese è il secondo partner commerciale dei Balcani e vi operano 500 imprese italiane. Il Friuli Venezia Giulia è cruciale per i flussi tra Est e Ovest e c’è quindi un interesse nazionale diretto affinché i Balcani siano stabili e sicuri. Perché ciò avvenga l’unica risposta è l’integrazione sia tra le comunità sia tra gli imprenditori».

Il ruolo centrale e strategico del Friuli Venezia Giulia nel processo di integrazione dei Balcani, per instaurare rapporti economici con cui avviare un percorso di superamento definitivo delle divisioni e dei conflitti nell’area, è stato al centro dell’incontro che la presidente della Regione, Debora Serracchiani, ha avuto a Trieste con l’ambasciatore italiano a Belgrado, Giuseppe Manzo. Il recente vertice dei Balcani occidentali a Parigi con il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, ha offerto lo spunto a Serracchiani e Manzo per riaffermare la necessità di un confronto, accompagnato dall’Unione europea, fra i Paesi della parte orientale del continente. Uno dei possibili ambiti in cui il Friuli Venezia Giulia potrebbe offrire le proprie conoscenze è quello della cultura, poiché nelle grandi capitali dell’area balcanica sono tuttora scarsamente fruibili moltissime realtà museali, già esistenti prima della dissoluzione dell’ex Jugoslavia. Per il vertice dei Balcani del prossimo anno, che si terrà in Italia, Serracchiani ha ribadito che a quel tavolo la regione «adempierà alla sua vocazione geografica, culturale e politica di porta verso un Est che oggi offre opportunità di crescita e rappresenta un importante fattore di stabilità per la sicurezza del nostro Paese e dell’Europa».FVG Giuseppe Manzo Ambasciatore dItalia a Berlgrado e Debora Serracchiani