Provincia di Trento, sull’assestamento di bilancio minoranze all’attacco della giunta Rossi

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Forza Italia, Lega Nord e gruppo misto: «Rossi si prepara alla campagna elettorale del 2018, mettendo in cascina risorse per alimentare le clientele»

 

consiglio provincia trentoSull’assestamento di bilancio da oltre 200 milioni di euro della provincia di Trento, le minoranze consiliari sono decise a fare lotta dura nei confronti della maggioranza di centro sinistra autonomista che esprime il governatore Ugo Rossi, accusato di avere proposto una manovra «di sapore elettorale in vista delle elezioni provinciali del 2018».

Forza Italia, Lega Nord e Gruppo misto con i rispettivi capogruppo Giacomo Bezzi, Maurizio Fugatti e Claudio Cia hanno presentato la loro campagna politica che, pure nella diversità di questioni affrontate, hanno condiviso che «il cappello politico è stato messo sulle risorse da destinare ai comuni, trattenendo oggi soldi da usare poi nella campagna elettorale per la presidenza della Provincia nel 2017-2018». 

Per Fugatti, in particolare tale intenzione si vede «nei 150 milioni che la Provincia dice di non aver ricevuto come anticipo da Cassa del Trentino e che fino a gennaio metteranno in difficoltà fornitori e aziende con il congelamento di fatto dei pagamenti». «Solo 10 milioni ai comuni nel 2016 – ha aggiunto Bezzi – fanno immaginare che nel 2017 Carlo Daldoss aprirà la campagna elettorale con ampia distribuzione di risorse ai sindaci con un intasamento finanziario tra il 2017 e il 2018 con circa 165 milioni tra Fondo strategico e fondi per spese correnti e in capitale». Una tesi dimostrata, secondo Claudio Cia, «dal fatto che le risorse stanziate per la banda larga saranno in circolo solo per il 2018, anche se Rossi le ha sbandierate come misura immediata per il rilancio economico». 

Tra le altre questioni all’ordine del giorno ci sono i 5 milioni di tagli all’Itea (le case popolari) e i 250.000 euro ai disabili, e in particolare il chiarimento su perché alla val di Sole con una delibera della Giunta saranno assegnati 7 milioni e mezzo di euro dai Fondi europei in quanto area depressa. «Una misura – hanno concluso i tre esponenti politici – che afferma l’esistenza della cricca politica della Val di Sole: Ugo Rossi e Carlo Daldoss».

Non solo: il discorso si è allargato anche alla riforma costituzionale e al sistema di finanziamento dell’autonomia trentina. Secondo Bezzi «contrariamente alle promesse e ai patti che le giunte di Trento e di Bolzano hanno sottoscritto con il governo Renzi quest’ultimo sarebbe intenzionato a tagliare un ulteriore miliardo di euro alle Province di Trento e Bolzano per il triennio 2018-2020. Sono in corso a Roma incontri di negoziazione non solo per la parte giuridica che concerne l’Autonomia – ha argomentato Bezzi – ma anche per la questione finanziaria, e da questi emerge chiara l’intenzione di Renzi, avvalorata dal fatto che in questo assestamento di bilancio sono trattenute risorse allo scopo di immetterle nella campagna elettorale del 2018 e per salvaguardare i soldi futuri delle due Province».