La migrazione degli Ibis eremita del Waldrappteam ha toccato il NordEst

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L’associazione ambientalista austriaca ha guidato sugli ultraleggeri gli Ibis nel loro primo viaggio dall’Austria all’oasi di Orbetello in Lazio. Gli uccelli allevati in cattività imparano dagli istruttori umani le tecniche e le rotte di volo

 

waldrappteam migrazione ibis austria italia 2016 1Prosegue la meritoria opera di tutela e reintroduzione dell’avifauna in via di estinzione da parte dell’associazione ambientalista austriaca Waldrappteam nell’ambito del progetto europeo “Reason for Hope” finanziato dalla Comunità Europea e da privati, iniziato tre anni fa. L’obiettivo del progetto è reintrodurre, entro il 2019, in Europa 120 esemplari di Ibis eremita, presente fino al XVII secolo e poi estinto, sotto i colpi delle doppiette dei cacciatori.

Protagonista della migrazione guidata di quest’anno è stato uno stormo di rari Ibis eremita, uccelli miratori dalla testa pelata, lungo becco arcuato, lunghe gambe rosse e un’apertura alare di oltre un metro con un peso di circa un chilo. Uccelli speciali, in quanto frutto di una nidiata allevata in cattività da un gruppo di attivisti che hanno insegnato loro a mangiare, ad aprire le ali, a fare le prime prove di volo e, infine, ad imparare le rotte di migrazione attraversando le Alpi.

L’Ibis eremita ama vivere in monogamia e in gruppi ben organizzati e gerarchici, cheaffrontano in stormo le migrazioni. Il progetto “Reason for Hope”, gestito dal gruppo Waldrappteam, organizza migrazioni guidate dall’Austria dove in cattività nascono e crescono i pulcini, all’Italia fino all’Oasi di Orbetello dove svernano. 

Quest’anno a guidare il viaggio sono state due giovani tedesche Anne-Gabriela Schmalstieg e Corinna Estere, neolaureate in Ingegneria ambientale che così hanno coronato il loro impegno di svezzamento e crescita dei pulcini fino al loro primo viaggio. A loro, vere e proprie “mamme” volanti l’impegno quotidiano per due mesi per 12-14 ore al giorno con i pulcini senza mai saltare un turno, nutrendoli, coccolandoli, tenendoli sempre vicino a sé. Quando gli uccelli sono cresciuti le “mamme” insieme alla nidiata si spostano nelle zone vicine a Salisburgo dove iniziano gli addestramenti al volo, passando giorni a fasi seguire a bordo di un ultraleggero biposto: la “mamma” vola via e loro dietro: imparando così a volare. Poi arriva il tempo della migrazione che avviene entro il primo anno di vita degli uccelli, il cui itinerario rimarrà per sempre impresso nella loro memoria.

Il loro percorso da Bamberg am Wildkogel in Austria verso Orbetello è a metà e in questi giorni hanno valicato le Dolomiti fermandosi nel Bellunese presso il campo volo di Santa Giustina dopo una tappa di 7,44 ore di volto e dopo avere toccato quota 3.000 metri.waldrappteam migrazione ibis austria italia 2016 3waldrappteam migrazione ibis austria italia 2016 corridoio migrazione