Il sindaco di Trieste fa gli auguri alla città e delinea cosa attende il 2017

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Dipiazza: «il 2017 sarà scoppiettante con tante soddisfazioni, l’avvio dei lavori per Porto Vecchio e tanto, tanto lavoro per i residenti»

 

roberto dipiazza sindaco trieste 2Un “anno scoppiettante”. Così il sindaco Roberto Dipiazza immagina il 2017 per Trieste facendo gli auguri ai concittadini, stilando un bilancio dei primi sei mesi da sindaco e indicando gli obiettivi per l’anno entrante.

«Auguro un 2017 pieno di soddisfazioni ai triestini; per la città ci penso io. Il 2017 sarà scoppiettante, e ci credo veramente», esordisce. E si ascrive il merito di aver attirato turisti in città grazie anche agli addobbi in centro e dunque nella splendida piazza Unità d’Italia. Merito che si concretizza nel «tutto esaurito» in alberghi e strutture ricettive per il periodo natalizio. Il Capodanno «sarà un’altra bellissima festa». 

Con i 10 milioni «racimolati quest’anno, nascosti tra le pieghe di bilancio», potranno partire i cantieri. Snocciola un elenco di prossima apertura alternando le novità nel terziario. Roiano: «Cominciai io nel 2000 con la caserma della Polstrada in via Mascagni, ora arriva l’asilo, 70 posti auto, bella piazza alberata che cambierà la vivibilità». In piazza Libertà presto «partiranno i lavori trasferiremo il mercato ortofrutticolo all’ingrosso, dall’area più bella della città alla zona industriale, nel vecchio stabilimento della Duke prosciutti». Se «il Parco del Mare è partito e sarà attrattore importante», il 17 aprirà “Eataly”, poi abbiamo lavorato per “Center casa”, per “Obi”, “Metro” che apre in via dei Macelli; nascerà un “Brico” attaccato ad Autamarocchi». Il tutto in ottemperanza allo slogan elettorale “Lavoro lavoro lavoro”. La previsione è alcune centinaia di posti di lavoro che potrebbero essere destinati a convertire i lavoratori in esubero della Ferriera, suo cavallo di battaglia: «la chiusura dell’area a caldo. Non bisogna lasciare nessuno a casa, chiederei agli imprenditori, di dare una mano», così come «una mano la darà il Comune, e poi ci sono gli ammortizzatori sociali». La convinzione è forte: «nel 2017 troverò una mediazione con la proprietà. Non voglio uno scontro con un imprenditore che dà lavoro». 

Ma la vera sfida dell’amministrazione Dipiazza è il Porto Vecchio: «sono un sindaco fortunato: il 31 dicembre mi consegneranno le chiavi del Porto Vecchio. Si comincia subito e grazie anche a un ottimo rapporto di collaborazione con Serracchiani: la settimana prossima è previsto un incontro per far partire la spesa dei 50 milioni di euro già disponibili». Primo passo, la realizzazione di una rotatoria all’altezza del Ponte di ferro. Il Porto Vecchio «non voglio che sia un progetto di Dipiazza, ma che sia un progetto di tutti. Voglio fare un esperimento, collaborare a 360 gradi con tutte le persone che vogliono impegnarsi sul Porto Vecchio compreso anche l’ex sindaco Cosolini e il Pd. E il Movimento 5 Stelle». E’ in ballo una «grande opportunità, 65 ettari sul mare, proviamo a lavorare insieme come sto già facendo con la presidente Serracchiani, senza fare le solite polemiche». Ai magazzini «23, 24 e 25 verrà il Museo del mare, davanti al Molo Zero, nei 30.000 metri quadrati del 26 ci andranno Icgeb, Immaginario Scientifico e altre realtà». E ancora, «abbiamo offerte per palazzo Carciotti, parte l’Hilton in via Mazzini». Insomma, «la città è in movimento, ma non soltanto per merito mio, ma perché anche, ad esempio, i cinesi puntano sull’Alto Adriatico». 

Dipiazza conclude affermando come «questo terzo mandato mi piace da morire perché lo vivi volando molto alto. Sai quello che devi fare, conosci a perfezione la macchina, la politica. Sai come muoverti. Io la vivo la città, amo la mia città». 

Buon 2017, sindaco Dipiazza!