Marchesini: «servirà a rafforzare la competitività del settore manifatturiero regionale»
Sedici seminari rivolti a 1.100 imprese dell’Emilia-Romagna, coinvolgendo 3.000 persone tra imprenditori e manager. E’ il piano “Verso Industria 4.0”, presentato dalla Confindustria regionale.
Il progetto servirà a «rafforzare la competitività del settore manifatturiero emiliano-romagnolo», come spiega Maurizio Marchesini, presidente di Confindustria Emilia-Romagna. Lo scopo è formare le imprese e indirizzarle verso un’ottica 4.0, ovvero digitalizzazione del modo di produzione, competitività su scala globale e incrementare la circolarità delle risorse.
Il piano, finanziato con 3,5 milioni di euro provenienti dalla Regione Emilia-Romagna e dal Fondo Sociale Europeo, a cui si aggiungono 800.000 euro di investimenti privati, prevede attività di formazione in aula e interventi di coaching direttamente in azienda per un totale di 23.000 ore distribuite in 18 mesi.
Quella del 4.0 è, secondo Marchesini, «l’unica direzione in cui muoversi. Il mondo è molto cambiato e dobbiamo stimolare un cambio culturale, non aver paura delle novità». Per l’assessore regionale al lavoro, Patrizio Bianchi, «occorre agire sulla capacità di innovazione e sulle competenze», soprattutto quelle di coloro che «nelle imprese hanno la responsabilità di governare i processi di cambiamento». Da non porsi, per lo meno nell’immediato, è il problema di un eventuale calo di lavoro in seguito alla digitalizzazione: «la preoccupazione se a lungo termine una modifica come questa creerà posti di lavoro in meno è un problema che in questo momento non si pone», conclude Marchesini.
