L’olio fritto usato diventa biodiesel in raffinerie Eni di Venezia e di Gela

0
773
riciclaggio olii di cucina esausti logo
Galletti: «l’economia circolare si fa non solo nella “green economy” 

riciclaggio olii di cucina esausti logoL’olio fritto usato dei ristoranti e delle mense diventerà diesel verde di alta qualità nelle raffinerie Eni di Venezia e Gela, riconvertite dalla raffinazione dei carburanti tradizionali a quella dei biocarburanti. Lo prevede un accordo firmato a Roma fra l’Eni e il Conoe, il Consorzio nazionale di raccolta e trattamento degli oli esausti, alla presenza del ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti.

Con l’accordo, il Conoe si impegna a fornire all’Eni tutto l’olio esausto raccolto dalle sue aziende, per alimentare la bioraffineria di Venezia (riconvertita nel 2014) e quella di Gela, che sarà riconvertita l’anno prossimo. L’impianto veneziano oggi utilizza soprattutto olio di palma importato. 

L’uso degli oli vegetali esausti permetterà di ridurre le emissioni di anidride carbonica e di polveri sottili dai carburanti, oltre ad eliminare i problemi che questi olii creano oggi agli impianti di depurazione. Il diesel ecologico prodotto costituirà il 15% del carburante diesel premium di Eni, l’Eni Diesel+. 

«Questo accordo non ci aiuta solo nel raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra – ha commentato Galletti -, ma dimostra anche che l’economia circolare si può fare non solo nella “green economy”, ma anche in altri settori, come quello dell’Eni, che in teoria dovrebbe essere il mio “nemico”». Per Galletti «l’accordo ci indica che stabilimenti come quello di Marghera che sono costi possono diventare risorse, creando posti di lavoro».

Sarebbe anche opportuno che i vari centri di ritiro dei materiali allestiti dai vari comuni si attrezzassero per il recupero degli olii di cucina esausti, la cui destinazione è quasi sempre costituita dallo scarico fognario, con gravi danni all’ambiente se questi non sono depurati e forti inconvenienti agli impianti di depurazione. Basterebbe poco per chiudere un ciclo virtuoso: i cittadini portano gli olii di cucina esausti ai Crm e in cambio ricevono uno sconto sulla loro tariffa dei rifiuti.raccolta olii di cucina esausti di strada